Categoria: Arce

ARCE – Iniziato il rifacimento del manto stradale sulla provinciale via Tramonti, importante collegamento per Isoletta-San Giovanni Incarico

ARCE – Provinciale “Tramonti”, al via i lavori di rifacimento del manto stradale. Sono iniziati ieri mattina gli interventi di manutenzione e risanamento del piano viabile della S.P. n. 71, importante arteria di collegamento tra i Comuni di Arce e San Giovanni Incarico.

I tratti interessati dall’intervento, circa 1,7 chilometri, presentano numerosi avvallamenti e sono caratterizzati da un tappetino in conglomerato bituminoso particolarmente usurato.

«Un intervento molto importante – ha detto il Sindaco Germani – e soprattutto atteso dai molti cittadini che utilizzano la strada che, dalla Casilina, funge da raccordo per numerose contrade di Arce fino a servire la frazione di Isoletta e il comune di San Giovanni incarico. Desidero ringraziare a nome di tutta l’Amministrazione Comunale – ha aggiunto il primo cittadino – il Presidente della Provincia Antonio Pompeo e la delegata alla Viabilità Antonella Di Pucchio per aver raccolto la nostra istanza ad intervenire su questo tratto. Un grazie particolare anche ai responsabili del Servizio Viabilità provinciale e ai vari tecnici che hanno eseguito il progetto manutentivo. C’è da dire che i lavori riguarderanno un tratto molto ampio dell’arteria ma non tutta. Speriamo che presto si possa intervenire anche sulla restante parte fino all’innesto con la Civita Farnese».

Soddisfazione per i lavori della Provincia è stata espressa anche dall’Assessore ai Lavori Pubblici e Viabilità del Comune di Arce. «Le lavorazioni previste – ha spiegato Sara Petrucci – consistono anche nella pulizia di alcuni tratti di fossetti laterali al fine di consentire un miglior deflusso delle acque meteoriche. Verrà eseguita la risagomatura del capostrada con conglomerato bituminoso bynder, la stesa del nuovo manto di usura, il rifacimento della segnaletica stradale e la sostituzione di alcuni tratti di guard-rails incidentati».

Per garantire la corretta esecuzione dei lavori e la sicurezza della circolazione sarà istituito nei tratti interessati un senso unico alternato regolato da movieri. Al fine di agevolare i lavori e snellire il traffico veicolare, si invitano i cittadini di Arce ad utilizzare percorsi alternativi per gli spostamenti interni.

ARCE – Alfonso Rosanova, consigliere di minoranza al Comune di Arce, esterna le preoccupazioni che il suo gruppo “Buongiorno Arce” manifesta sulle fibrillazioni all’interno della maggioranza

ARCE – «Non abbiamo mai visto e non vediamo una visione progettuale per la crescita del paese – ha dichiarato Rosanova in una nota – e ora osserviamo qualcosa di peggio: un forte scollamento all’interno della maggioranza con il rischio di penalizzare e paralizzare l’attività dell’amministrazione».

Il vicesindaco è stato assente in 4 degli ultimi 6 consigli comunali e sembrerebbero essersi formati due gruppi che si alternano alle giunte. Il sindaco, all’intervento di Rosanova in merito, non ha nascosto l’imbarazzo, ma ha indirettamente confermato tale situazione di disagio, riferendo di “situazioni che ci possono stare, come in ogni buona famiglia”, e pronto alle dimissioni qualora glielo chiedessero.

«A nostro avviso, la frattura è profonda e l’amministrazione rischia di rimanere paralizzata su importanti interventi ordinari, ampiamente oggetto di campagna elettorale: riduzione costo della tari, disagi idrici, viabilità, servizi alle persone e sostegno a famiglie ed attività commerciali più in difficoltà. Tutto rischia di rimanere nel dimenticatoio tranne l’indennità agli amministratori, che in un momento di forte crisi economica prevede un aumento del 29%, portando nelle tasche del Sindaco €3.350 circa, vice sindaco circa €1.620, assessori circa 1.450€ al presidente 390€. Invitiamo pubblicamente l’amministrazione a rinunciare almeno a questo aumento a sostegno delle casse comunali e famiglie in difficoltà: Buongiorno Arce, come detto in campagna elettorale, avrebbe rinunciato all’intera indennità, Rosanova rinuncia al gettone di presenza. Da parte nostra – conclude Rosanova – terremo alta la guardia e continueremo a batterci per il bene di Arce ed alla tutela della trasparenza come dimostrano le ns continue richieste di trasmettere in streaming e registrare le riunione del Consiglio Comunale. A tale proposto, ho inviato lettera al Prefetto! Il Municipio deve essere una vera casa di vetro».

ARCE – Nuove indagini geofisiche a Fregellae con le Università di Cambridge e Ghent

ARCE – Le Università di Cambridge e Ghent a Fregellae per una nuova campagna di prospezioni geofisiche. Si sono svolte in questi giorni le prime indagini non invasive sul sito dell’antica colonia latina. La città, edificata nel 328 a.C. e distrutta da Roma nel 125 a.C., a distanza di più di quarant’anni dai primi scavi sistematici, continua a richiamare ed attirare l’attenzione di ricercatori nazionali ed internazionali.

Un team di ricerca composto dalla competente Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, rappresentata dal funzionario di zona dott. Carlo Molle, dal Direttore scientifico del Parco Archeologico di Fregellae, dott. Marco Germani, e da docenti e ricercatori di alcune delle più importanti università nazionali ed internazionali ha avviato in questi giorni un’importante campagna di prospezioni geofisiche.

«È per noi motivo di orgoglio – ha detto il Sindaco di Arce Luigi Germani – ospitare ricercatori provenienti dalle più importanti Università d’Europa. Il loro interesse, unito al lavoro svolto dalla Soprintendenza Archeologia, dall’Amministrazione comunale e dalla direzione scientifica del Parco, ci fa capire quanto sia importante dopo tanti anni continuare a fare ricerca a Fregellae».

A sostenere la campagna di ricerche è intervenuto anche l’Assessore alla Cultura Alessandro Proia. «Desidero ringraziare – ha detto – tutti coloro che direttamente ed indirettamente stanno lavorando a queste nuove indagini. Un grazie particolare ai coordinatori del progetto delle due importanti Università Alessandro Launaro e Lieven Verdonck, al nostro direttore Marco Germani ed anche a tutti i proprietarie dei terreni che hanno consentito l’accesso alle aree interessate».

A scendere in campo in questa prima fase sono state le università di Cambridge e Ghent le cui azioni sono state coordinate rispettivamente dal prof. Alessandro Launaro, già impegnato da anni sul nostro territorio con le ricerche condotte nel sito di Interamna Lirenas, e dal dott. Lieven Verdonck. Negli ultimi giorni del mese di giugno, dopo aver preso accordi con i proprietari dei terreni che ricadono nell’area urbana di Fregellae e dopo aver pubblicato un avviso sull’albo pretorio del Comune di Arce, si è proceduto, a spese delle Università, alla trinciatura e alla pulizia straordinaria delle aree interessate dalle ricerche. Le prospezioni geofisiche necessitano di terreni sgombri da vegetazione per poter essere effettuate e soprattutto per trovare un corretto riscontro. Una prima fase di verifica strumentale sul terreno era stata già condotta la scorsa estate; quest’anno, però, la campagna è entrata nel vivo delle indagini spingendosi a verificare la presenza di nuove strutture archeologiche nell’area centrale dell’antica colonia.

Il prof. Launaro ha tenuto ad evidenziare come l’impiego del georadar in archeologia sia abbastanza recente e come, tuttavia, il suo utilizzo abbia già dato risultati interessanti in altri contesti archeologici come quello di Interamna Lirenas (Pignataro Interamna) e Falerii Novi (Fabrica di Roma). «L’obiettivo principale – ha spiegato il docente – è quello di riuscire ad applicare tale metodo all’intera area urbana».

«Qualora tale sistema trovasse un riscontro positivo rispetto alle caratteristiche geofisiche dell’area – ha aggiunto il direttore del Parco Archeologico di Fregellae, dott. Marco Germani – il progetto prevede una mappatura dell’intera area urbana consentendo in tal modo di estendere notevolmente le attuali conoscenze sulla conformazione urbanistica dell’antica colonia».

A spiegare invece come funziona il georadar è il dott. Verdonk che si occupa materialmente delle azioni di rilevamento e della consecutiva interpretazione dei dati. «Il sistema georadar – ha detto il ricercatore della Ghent University – si basa sulla propagazione nel terreno di impulsi elettromagnetici e sulla registrazione di segnali riflessi dalle discontinuità presenti nel sottosuolo. In questo modo si evita di andare a sconvolgere con scavi in profondità le aree interessate e si riesce ad ottenere, con minore fatica e maggiore risparmio economico, una mappa dettagliata con le preesistenze non ancora censite».

Partecipa alla convenzione anche il Museo Archeologico di Ceprano condividendo con il Parco di Fregellae una campagna comune di promozione e valorizzazione dell’area.

ARCE – Tutti assolti per il delitto di Arce, ma Serena e Guglielmo Mollicone non riposano in pace

Sedici mesi e cinquanta udienze non sono bastate a svelare il mistero di 21 anni fa

ROMA -Tutti assolti “per non aver commesso il fatto”. L’ex maresciallo Franco Mottola, per il quale erano stati chiesti 30 anni di reclusione, il figlio Marco, per lui la richiesta era di 24 anni, della moglie Anna Maria, 21, non hanno ucciso Serena Mollicone e non ne hanno occultato il cadavere. Assolti anche il luogotenente Vincenzo Quatrale, per il quale erano stati chiesti 15 anni per l’accusa di concorso in omicidio volontario e istigazione al suicidio del collega brigadiere Santino Tuzi, suo grande amico, e assolto anche l’appuntato scelto Francesco Suprano, per il quale erano stati chiesti 4 anni con l’accusa di favoreggiamento. Lo ha deciso la Corte di Cassazione di Cassino, azzerando indagini e accuse.

Se Guglielmo Mollicone fosse stato ancora tra noi, con tutta probabilità oggi avrebbe accolto la sentenza sì con rabbia e toni duri, ma anche con la dignità che lo ha sempre contraddistinto. Il papà di Serena Mollicone non ha mai smesso di lottare per avere giustizia per la morte della figlia. Guglielmo aveva sempre detto che il segreto della scomparsa e poi della morte di Serena erano da ricercarsi all’interno della Caserma di Arce, l’udienza di oggi al Tribunale di Cassino, che ha assolto tutti gli imputati non ha messo la parola fine sulla vicenda iniziata 21 anni fa. Non sono bastati 16 mesi e oltre 50 udienze per fare luce su chi e come abbia messo fine alla vita di questa giovane ragazza. Suo padre, Guglielmo, è venuto a mancare il 21 maggio del 2020, a fine novembre del 2019 era stato colpito da arresto cardiaco: finito in coma, non si era più ripreso. Ora è sepolto nel cimitero di Roccadarce, vicino alla figlia Serena e alla moglie Bernarda. Ma la ricerca della verità non si è mai fermata, portata avanti dal fratello Antonio, dall’altra figlia Consuelo e da Maria Tuzi, la figlia del brigadiere Santino, l’altra vittima di questa storia.

ANCORA NESSUNA RISPOSTA AL DELITTO MOLLICONE

Ora questa sentenza, letta quasi sottovoce dal giudice, ma accolta da urla e pianti di gioia mista a dolore in tribunale, non mette un punto sulla vicenda. Anzi, apre una voragine nella vicenda della ragazza. Serena aveva 18 anni quando sparì nel nulla. La giovane di Arce, provincia di Frosinone, quella mattina dell’1 giugno del 2001 era uscita per andare dal dentista a Sora, ad una ventina di chilometri da casa. Quello che avvenne nelle ore successive da allora è avvolto nel buio. Si rincorsero voci, spuntarono testimoni che dissero di averla vista tornare in pullman, se non hai una auto privata quello è l’unico mezzo che ti consente di coprire quel tratto, altri affermarono con certezze che fosse in compagnia di un ragazzo biondo al bar Chioppetelle a Fontana Liri. Quest’ultimo è un particolare non di poco conto, visto che proprio la persona che sarebbe stata vista con Serena, secondo alcuni testimoni, era proprio Marco Mottola, riconosciuto, sempre secondo qualcuno, anche per la macchina parcheggiata di fronte al bar, stesso modello della sua. Riconosciuto ma poi no e di nuovo si, in un susseguirsi di affermazioni, smentite e poi di nuovo altre conferme. Serena fu ritrovata dopo due giorni di intense ricerche, il suo corpo era nascosto in un boschetto a circa 10 chilometri da Arce. La ragazza era legata, mani e piedi, la testa avvolta in un sacchetto di plastica. “Quando arrivai in zona, vidi tanta gente in quel punto e capii che avevano ritrovato Serena morta”, ricordava papà Guglielmo in una delle tante interviste. Il ritrovamento di Serena non fu però l’unico dolore per Guglielmo Mollicone. Proprio il giorno dei funerali della figlia, fu prelevato dai Carabinieri durante la veglia al corpo della figlia: fu trattenuto per ore in caserma, ma solo per firmare dei documenti.

I FATTI

Per un periodo seppur breve, proprio questo fatto accese su di lui i riflettori, si pensò fosse responsabile della morte della figlia. Dopo papà Guglielmo, toccò a Carmine Belli, carrozziere di Arce, finire nel mirino. Fu accusato, ingiustamente, della morte di Serena, finì anche in carcere per oltre un anno prima di essere scarcerato e assolto. Guglielmo Mollicone era stato sempre chiaro e diretto: il segreto della scomparsa di Serena era nella caserma di Arce. Perché lì, secondo l’accusa, era andata la ragazza, si disse per andare a denunciare lo spaccio di droga nel piccolo paese del frusinate, invece pare fosse andata a recuperare i libri di scuola rimasti nella macchina di Marco Mottola. Questo perché proprio il figlio dell’ex maresciallo di Arce, l’avrebbe effettivamente accompagnata verso casa, presumibilmente dal bar Chioppetelle. Questo sosteneva l’accusa. Entrata in caserma, ancora la ricostruzione dei fatti, salita nell’appartamento abitato dalla famiglia Mottola, non ne sarebbe più uscita. Avrebbe avuto un litigio con Marco, che l’avrebbe colpita facendola sbattere contro una porta, poi spostata in un’altra stanza ma che sarebbe compatibile con il volto della ragazza. Secondo l’accusa, il suo corpo, sembra ancora in vita, fu poi portato nel boschetto dell’Anitrella. Della sua presenza nella Caserma dei Carabinieri di Arce, notizia che costituì la svolta per l’intera vicenda, ne parlò il carabiniere Santino Tuzi, 7 anni dopo la morte di Serena, ufficialmente morto suicida l’11 aprile 2008 con la sua pistola d’ordinanza. La morte di Tuzi, anche, suscitò dubbi: pochi giorni prima aveva parlato con gli inquirenti, confermando la presenza di Serena in Caserma.

L’INTERVENTO DEI RIS

Tanti anni di indagini, poi quella che sembrava essere la svolta grazie anche al lavoro dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo e del Ris dei Carabinieri di Roma, che hanno consentito al corpo di Serena di ‘parlare’: dopo aver riesumato il corpo della giovane, grazie al lavoro dell’anatomopatologa, è emerso che la giovane sarebbe stata uccisa perché appunto colpita e dopo essere finita con la testa contro una delle porte della caserma. Questo, sembrava fosse lo scenario che avrebbe poi portato alla morte di Serena. Ma ora la sentenza che assolve tutti, i Mottola “per non aver commesso il fatto”, gli altri due imputati “perché il fatto non sussiste” non risponde a quello che papà Guglielmo ed una intera comunità, quella di Arce e Roccadarce, chiedevano e urlano ancora oggi a gran voce: “Verità e giustizia per Serena”.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

ARCE – Spettacolo, sport e comicità in piazza. Oggi ad Arce i finalisti di Italia’s Got Talent Umberto & Damiano

ARCE – Spettacolo, sport e comicità in piazza Umberto I con i finalisti di Italia’s Got Talent. Pomeriggio e sera da non perdere quella di domani 16 luglio ad Arce. L’Amministrazione comunale, tramite l’assessorato alla Cultura e Turismo, con il patrocinio della Provincia di Frosinone, ha organizzato l’evento intitolato “La Magia dello Sport”. Nella piazza principale del paese verrà allestito un campo da Street Soccer di 6 metri per 12 con la possibilità di creare, dalle ore 18, tornei flash tra amici e sfide tunnel per bambini, ragazzi ed adulti.

Alle 20.30 è prevista invece l’esibizione di Dario Piantadosi, Football Freestyler Professionista dal 2008, Responsabile Nazionale Calcio Freestyle, icona di Euro 2020 e fondatore di Scuola Calcio Freestyle. Piantadosi sarà anche la voce di uno show unico e divertente che, grazie a dei tricks e giochi di abilità sorprendenti, lascerà il pubblico senza fiato.

Alle 21.30 si terranno le premiazioni dei tornei che si sono tenuti nelle ultime due settimane. In particolare del Trofeo Calcio Tennis 2022, del Torneo giovanile calcio a 5 e della simpatica Coppa dei Cognomi, ossia una sfida a squadre composte da giocatori con lo stesso cognome. A consegnare i premi il Sindaco Luigi Germani, l’Assessore Alessandro Proia e il Consigliere delegato alla Sport Alessandro Simone.

Dopo la premiazione, l’atteso show di Umberto & Damiano. Il duo comico finalista di Italia’s Got Talent 2021 e voce di Radio Globo, si esibiranno in “Questa la Sapevo!”, spettacolo travolgente che prevede il coinvolgimento del pubblico in gag e giochi di prestigio.