Categoria: Sport

SPORT/CALCIO – Serie A: Un altro punticino per la classifica, Torino – Frosinone 0-0. Il tabellino

TORINO – Un punto che fa morale e classifica. Il Frosinone fa 0-0 a Torino, aggancia l’Udinese in attesa che si ultimi la gara della 32.a giornata con la Roma, mette in valigia qualche rimpianto e si prepara con la testa ai prossimi due impegni cruciali, con Salernitana in casa e Empoli fuori.

TORINO (3-4-1-2): Milinkovic Savic V.; Tameze, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Ilic (41’ st Lovato), Linetty, Vojvoda (31’ st Lazaro); Vlasic; Zapata, Okereke (22’ st Sanabria).

A disposizione: Gemello, Popa, Masina, Kabic, Silva, Ciammaglichella.

Allenatore: Juric (squalificato), in panchina Paro.

FROSINONE (3-4-2-1): Turati; Lirola, Romagnoli, Okoli; Zortea, Mazzitelli (37’ st Gelli), Barrenechea, Valeri; Brescianini (33’ st Seck), Soulé (43’ st Reinier); Cheddira (43’ st Cuni).

A disposizione: Frattali, Cerofolini, Baez, Kaio Jorge, Garritano, Kvernadze, Ibrahimovic, Ghedjemis, Monterisi, Lusuardi.

Allenatore: Di Francesco.

Arbitro: signor Antonio Rapuano di Rimini; assistenti Marcello Rossi di Novara e Vito Mastrodonato di Molfetta (Bari). Quarto Uomo Giacomo Camplone di Pescara; Var Paolo Valeri di Roma2, Avar Valerio Marini di Roma1.

Note: spettatori: 23.728 (di cui 150 tifosi del Frosinone); angoli: 5-5; ammoniti: 34’ pt Valeri (F), 16’ st Linetty (T), 38’ st Okoli (F), 43’ st Tameze (T); recuperi: 0’ pt; 4’ st;

Fonte Frosinone Calcio

SPORT/CALCIO – Dal “Benito Stirpe – PSC Arena” un solo grido: NO AL RAZZISMO

FROSINONE – Novantamila ragazzi coinvolti in un progetto di inclusione, il calcio italiano come modello unico. Più semplicemente le cose belle dello sport a tutto tondo. Nei giorni scorsi il Frosinone Calcio è stato bellissimo ‘epicentro’ della 13.a tappa della Junior TIM Cup-Keep Racism Out, il torneo giovanile di calcio a 7 promosso da Lega Serie A, TIM e Centro Sportivo Italiano, che quest’anno festeggia l’undicesima edizione.

I rappresentanti del Club giallazzurro hanno accolto presso lo Stadio ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ i ragazzi della Parrocchia SS. Cuore di Gesù di Frosinone (solo un piccolo contrattempo non ha permesso di esserci ai ragazzi della Parrocchia Sacro Cuore di Ferentino) e le ragazze della Under 15 femminile del Frosinone Calcio che hanno potuto trascorrere una giornata indimenticabile a fianco di un grande protagonista della Serie A TIM, il difensore giallazzurro Caleb Okoli.

L’incontro è stato moderato dall’eccellente Felice Alborghetti del Csi, alla presenza della dinamica e coinvolgente Giulia Panebianco della Lega di Serie A e dell’attentissimo presidente del Comitato provinciale del Csi, Biagio Nicola Saccoccio, un vulcano di idee da schierare sul campo delle iniziative.

Okoli si mostrato subito molto coinvolto. L’incontro “Keep Racism Out”, va ricordato, la campagna volta a sensibilizzare i giovani e non solo sul fenomeno del razzismo e di ogni forma di discriminazione, ha permesso ai calciatore del Frosinone di raccontare ai ragazzi presenti la propria esperienza calcistica, sottolineando l’importanza del rispetto e della collaborazione nello sport come nella vita. “Sono molto contento di essere qui oggi e di partecipare a questo progetto – sono state le prime parole di Okoli che al termine si è letteralmente ‘immerso’ nella corsa ai selfie e autografi per tutti i ragazzi presenti -, penso che il rispetto sia valore fondamentale nella vita cosi come nello sport. Il calcio è uno sport di squadra e deve unire, vista la nostra posizione dobbiamo essere i primi a mandare un messaggio di coesione sociale. Nel mio percorso da calciatore mi sono confrontato con diverse nazionalità e culture, credo sia necessario rispettare tutti”.

“Benvenuti e grazie in primo luogo al Frosinone Calcio – sono state le prime parole di Felice Alborghetti – che ci sta ospitando già da domenica con le gare della Junior Tim Cup, la Champions degli Oratori come mi piace chiamarlo. Il vostro traguardo più grande”.

E mentre sugli schermi della sala conferenze del ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ scorrono le immagini delle edizioni precedenti dei campioni della serie A con i campioncini del futuro, silenzio, attenzione e tanti bei sogni tra i ragazzi presenti.

E’ intervenuta quindi Giulia Panebianco, Corporate Social Responsability della Lega Serie A: “Volevo ringraziare per la vostra presenza massiccia. Spero vi siate divertiti a giocare il torneo e che questa esperienza possa esservi utile nel futuro. Ringraziamo i padroni di casa del Frosinone Calcio che ci ha permesso di conoscere lo Stadio nei minimi particolari e di condividere questa esperienza al fianco di un campione. E ringraziamo chiaramente la Tim e il Csi per il grande sostegno da 11 anni. Da tre anni abbiamo deciso di affiancare la Junior Tim Cup alla campagna Keep Racism Out che per noi assume una grande importanza. Voi giovani di oggi sarete anche i tifosi del domani. Ci auguriamo che siate nel futuro portatori sani di questo messaggio di unione e fratellanza in tutte le situazioni delle vostre vite: a casa, a scuole, quando siete in giro o allo stadio. Se vedete qualcosa che non vi convince, dovete intervenire. Avete il diritto-dovere di farlo. Abbiamo una certezza: quando un ragazzo più giovane interviene su cose dette da un adulto, l’adulto stesso è attento ai giudizi del ragazzo. Mi auguro che possiate fare vostro questo messaggio e che continuerete a divertirvi giocando al calcio sempre in allegria”.

Il presidente provinciale del Csi, Biagio Nicola Saccoccio, conclude il giro degli interventi: “Mi associo ai ringraziamenti per il Frosinone Calcio. Noi abbiamo vissuto già domenica una bellissima esperienza assistendo alla partita Frosinone-Bologna. Vi ho ammirato per la vostra compostezza. E mi associo alle parole della dottoressa Panebianco sulle buone pratiche da seguire. La mia generazione ha molto da imparare dalla vostra generazione, ci può fare da maestri per tanti aspetti sociali. L’altro giorno ho sentito uno dei responsabili di una squadra che mi ha parlato di aggregazione, nel gruppo hanno ragazzi di varie etnie. E questo non può che farci piacere. Vi posso augurare di crescere bene nello sport e dentro questa ‘mission’. Noi saremo attenti al vostro fianco”.

Ha ripreso quindi le parole Felice Alborghetti del Csi che ha ‘introdotto’ il piatto forte dell’incontro: “Anche quest’anno la partita della discriminazione si gioca dentro gli stadi, dentro gli impianti. Servono i fatti e non solo le parole. E ce le racconterà bene il campione che conosceremo bene. E’ bella la vostra presenza, è bella la presenza della squadra femminile del Frosinone che rappresenta la ulteriore crescita del movimento. E qui accanto a noi abbiamo Caleb Okoli, un leone che sta per ruggire insieme a voi”.

E’ il momento delle domande per il centrale difensivo della squadra di Di Francesco.

Caleb, nel tuo percorso avrai sicuramente vissuto con ragazzi di altre religioni ed etnie. Quanto è importante il rispetto dell’altro ed il “fare squadra”?

“Ovviamente sono molto contento di essere qui. Ei parlare di questo argomento. Conoscere le diverse culture dei ragazzi che fanno parte di un gruppo è molto importante anche perché ci permette di approfondire meglio le particolarità di ognuno”.

Secondo te c’è bisogno di educare i ragazzi e le ragazze all’inclusione e alla tolleranza? Il calcio può essere uno strumento efficace per farlo?

“Assolutamente sì perché, a parte il fatto che permette di stare insieme ad un gruppo molto ampio di persone, il calcio è un forte momento di aggregazione a livello più ampio. Come d’altronde tutto il mondo dello sport in generale”.

Per Caleb anche domande da parte dei giovani atleti.

Francesco, centrocampista: Come hai iniziato a giocare a calcio e chi era il tuo idolo da ragazzo?  

“Ho iniziato insieme a mio fratello che ha un anno in più. Semplicemente perché il calcio era lo sport che andava per la maggiore. Ho avuto tantissimi idoli, uno che mi ha sempre ispirato era Sergio Ramos. E poi diversi altri”.

Cosa hai provato al tuo esordio con la maglia del Frosinone?

Ancora Felice Alborghetti ad ‘intervistare’ Okoli.

Il calcio, come abbiamo sentito nel video iniziale, è felicità, amicizia e molto di più. Cosa è per te il calcio?

“Il calcio mi ha fatto innamorare a prima vista. Da un piacere sono riuscito a farlo diventare un lavoro anche se per me resta una grandissima passione. Ci tengo a sottolinearvi che quello che non deve mancare è la felicità e la voglia di fare quello che fate. E vi auguro di diventare campioni del calcio”.

E’ la volta di Claudia, difensore della squadra Under 15 giallazzurra: Domenica scora che tipo di emozioni hai provato al 95’ sull’occasione del Bologna?

“Non è stato tanto un errore del Bologna quanto una superparata di Turati. E’ stata una grandissima emozione, abbiamo tremato un po’ tutti. Siamo contenti di aver portato dalla nostra un pareggio contro una grandissima squadra”.

La domanda di Mattia, ala destra.

Cosa hai provato all’esordio con la maglietta del Frosinone?

“Tantissima emozione, non vedevo l’ora di farlo. Ho fatto una panchina a Udine e l’esordio è stato in casa, incredibile l’incitamento della curva”.

Il gran finale se lo riserva Felice Alborghetti che he dettato magistralmente i tempi della conferenza-incontro.

Concludiamo con un messaggio/consiglio, Caleb: che ti senti di dire a questi ragazzi che giocano in oratorio e che sognano di diventare un calciatore come te.

“Vi auguro il meglio e vi dico di non porvi mai limiti nei vostri sogni”.

I giovani atleti hanno quindi donato ad Okoli la maglia “1 di Noi”, simbolo della competizione JTC- KRO. Fratellanza, cooperazione ed integrazione sono infatti i valori di cui lo sport in generale e la Junior TIM Cup-Keep Racism Out in particolare vogliono farsi portavoce, guidando le giovani generazioni in un percorso che metta accoglienza e fairplay sempre al primo posto.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

SPORT & EVENTI – Il Frosinone Calcio alla festa della Polizia di Stato al Parco Matusa

FROSINONE – Lo Stadio della Storia giallazzurra, i gradoni della Tribuna che raccontano nel loro maestoso e meritato silenzio decenni di calcio, le vittorie, le gioie e i dolori ma soprattutto i trionfi del Frosinone, l’ingresso nell’Olimpo del calcio italiano. Oggi il Parco Matusa è lo scenario della 172.a Festa della Polizia di Stato, con il Club tra gli invitati speciali alla manifestazione. Presenti il presidente Maurizio Stirpe, dirigenti e collaboratori, il tecnico Eusebio Di Francesco e il capitano Luca Mazzitelli. A fare gli onori di casa il questore di Frosinone, dottor Domenico Condello. Schierato davanti a lui il picchetto d’onore ha accolto l’arrivo del Prefetto di Frosinone, Sua Eccellenza dottor Ernesto Liguori. In tribuna le massime autorità civili e religiose della provincia e il sindaco del Capoluogo, Riccardo Mastrangeli. Dopo la lettura del messaggio di felicitazioni da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il dottor Condello nel suo discorso ha ringraziato il presidente Stirpe (“grazie alla sua sensibilità, lo saluto affettuosamente…”) e il Frosinone Calcio. A presentare l’evento Claudia Conte, giornalista e conduttrice televisiva, alla sua seconda presenza consecutiva alla Festa e la dottoressa Chiara Perna della Polizia di Stato.

Il Questore ha voluto ricordare – sottolineandolo nella sua ampia e dettagliata relazione che ha toccato i temi della forte e radicata presenza di legalità e sicurezza sul territorio – il rapporto di collaborazione con la Società giallazzurra, la fattiva e solida presenza della Polizia di Stato nel Progetto Experience, nel ‘Frosinone Sale in Cattedra’ ed ‘Experience Solidale.

Sono saliti poi sul palco tra gli applausi il tecnico Di Francesco e il capitano Mazzitelli, accompagnati dal Questore. Accolti da un tifo da stadio dai tanti ragazzi delle Scuole invitati. E da loro – poi omaggiati da due bellissimi bambini in divisa da poliziotti – un bel contributo alla festa della Polizia. “Sono onorato di essere qui, ringrazio tutti i presenti. È un momento molto bello, presenziare alla Festa della Polizia – le parole del tecnico giallazzurro -. E faccio i miei complimenti al dottor Condello per la eccellente comunicazione del lavoro svolto dalla Polizia di Stato. Io dico sempre ai miei ragazzi che l’ordine regola, il disordine ‘disregola’. Le regole sono importanti nella vita di ogni giorno esattamente come lo sono nel nostro gruppo di lavoro, nello sport. Perché insegna ai ragazzi la disciplina, il comportamento, il rispetto reciproco, condividere emozioni, sorrisi, gioie e dolori. Prima riflettevo su un aspetto, l’importanza che abbiamo nell’ambito sociale. Nel disagio, nelle difficoltà generali, noi siamo quelli che riescono a dare anche un sorriso. Per quello che mi auguro da allenatore del Frosinone di poter dare un grande sorriso alla gente, a quelli che ne hanno bisogno, ad un popolo che ci segue sempre con effetto”.

“Sicuramente lo sport, fin da bambino – ha detto Mazzitelli – mi ha aiutato a crescere, mi ha insegnato quelle regole che poi ti accompagnano nel percorso della vita: le regole, l’impegno, i sacrifici ed anche la fatica necessaria a raggiungere i traguardi, la costanza. Tutte queste cose lo Sport le insegna, è la migliore scuola della vita”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

SPORT/CALCIO – Serie A: Un punto d’oro per muovere la classifica, Frosinone – Bologna 0-0. Il tabellino

FROSINONE – Si chiude 0-0 Frosinone-Bologna, con Turati miracoloso a tempo scaduto su Ndoye e poi tiro alto dello stesso attaccante rossoblu. Nel primo tempo il Frosinone può recriminare sicuramente per i due grandi interventi di Skorupski entrambi sull’intraprendente Cheddira. Ripresa più equilibrata ma la squadra di Di Francesco applica alla perfezione i dettami tattici e imbriglia il Bologna che solo a 5” dal 94’ ha l’unico sussulto del match.

FROSINONE (3-5-2): Turati; Okoli, Romagnoli, Bonifazi; Zortea, Barrenechea, Mazzitelli (40’ st Garritano), Reinier (20’ st Brescianini), Valeri (20’ st Lirola); Soule (40’ st Cuni), Cheddira (31’ st Seck).

A disposizione: Frattali, Cerofolini, Marchizza, Baez, Kaio Jorge, Kvernadze, Ibrahimovic, Ghedjemis, Lusuardi.

Allenatore: Di Francesco.

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Lucumi, Calafiori, Kristiansen (31’ st Kristiansen); Freuler, Aebischer (24’ st Fabbian); Orsolini (31’ st Ndoye), Ferguson, Saelemaekers (1’ st Urbanski); Zirkzee (36’ st Castro).

A disposizione: Bagnolini, Ravaglia, Ilic, Moro, Karlsson, Ndoye, Corazza, El Azzouzi, De Silvestri.

Allenatore: Thiago Motta.

Arbitro: signor Daniele Orsato di Schio (Vicenza); assistenti Ciro Carbone di Napoli e Alessandro Giallatini di Roma2; Quarto Uomo Collu di Cagliari; Var Paolo Valeri di Roma2, Avar Francesco Meraviglia di Pistoia.

Note: spettatori totali: 14.986; abbonati: 10.684; Spettatori paganti: 4.302 (di cui 1.004 ospiti); Totale incasso compreso rateo abbonamenti: euiro 333.902,57; angoli: 4-2 per il Frosinone: ammoniti: 11’ pt Saelemaekers (B), 43’ pt Romagnoli (F), 26’ st Kristiansen (B), 44’ st Lykogiannis (B); recuperi: 1’ pt; 4’ st.

Fonte Frosinone Calcio

SPORT/CALCIO – Serie A: Il Frosinone torna a muovere la classifica. Genoa – Frosinone 1-1: Il tabellino

GENOVA – Uno a uno con pathos finale per un calcio di rigore prima concesso da Sacchi e poi revisionato al Var. Il Frosinone torna a muovere la classifica, conquista il quarto punto esterno della stagione e sale a quota 25 e affianca l’Empoli che deve giocare con l’Inter. Gara fissata dai gol del primo tempo: vantaggio rossoblu realizzato da Gudmundsson su rigore al 29’ e del pareggio firmato da Reinier al 36’ su assist da destra di Zortea. Nel primo tempo Genova vicino al gol in avvio, con il colpo di testa di Vasquez che sbatte sulla traversa e poi miracoloso Turati sulla ribattuta sempre di testa di Retegui. Frosinone vicino al gol prima con Soulé 1’ dopo la rete del Genoa e poi per due volte con Brescianini nel finale di tempo. Da rilevare anche due colpi di testa di Romagnoli fuori di poco. Nella ripresa match più spezzettato, il Frosinone più deciso ma anche sprecone con Lirola e Soulé, poi un altro episodio da rigore per un presunto fallo di Vogliacco su Cheddira cancellato senza revisione prima dell’episodio finale che avrebbe potuto far svoltare la stagione giallazzurra. Ma il punto conquistato è una spinta al morale della squadra di Di Francesco.

GENOA (3-5-2): Martinez; Vogliacco, Bani, Vasquez; Sabelli (30’ st Ankeye), Messias, Badelj (30’ st Thorsby), Frendrup, Spence (1’ st Malinovskyi, 18’ st Strootman); Gudmundsson, Retegui (8’ st Haps).

A disposizione: Leali, Sommariva, De Winter, Bohinen, Pittino.

Allenatore: Gilardino.

FROSINONE (3-5-2): Turati; Lirola, Romagnoli, Okoli; Zortea, Brescianini, Barrenechea, Reinier (30’ st Mazzitelli), Valeri; Soulè (37’ st Ibrahimovic), Cheddira (37’ st Cuni).

A disposizione: Cerofolini, Frattali, Bonifazi, Lusuardi, Monterisi, Garritano, Baez, Ghedjemis, Kvernadze, Seck.

Allenatore: Di Francesco.

Arbitro: signor Juan Luca Sacchi di Macerata; assistenti Domenico Palermo di Bari e Paolo Laudato di Taranto; Quarto Uomo Daniele Perenzoni di Rovereto (Tn); Var Maurizio Mariani di Aprilia (Latina), Avar Marco Serra di Torino.

Marcatore: 29’ pt Gudmundsson (G, r), 36’ pt Reinier (F)

Note: spettatori paganti 3.685 (di cui 238 ospiti), abbonati 27.777; spettatori totali 31.462; angoli: 8-3 per il Frosinone; ammoniti: 42’ pt Retegui (G), 44’ pt Badelj (G), 15’ st Zortea (F); recuperi: 1’ pt; 6’+2’ st; prima della gara 1’ di raccoglimento per l’ex ad della Fiorentina, Giuseppe Barone, scomparso di recente.

Fonte Frosinone Calcio

SPORT/CALCIO – Serie A: Non basta un gran cuore dei “Leoni”, allo Stirpe Frosinone – Lazio 2-3. Il tabellino

FROSINONE – Non basta un gran cuore al Frosinone che lascia ancora punti pesanti. Vince 3-2 la Lazio, in rimonta. Dopo che per 35’ i giallazzurri avevano dominato la scena, segnato il gol del vantaggio con Lirola e vanificato almeno 5 palle-gol. La Lazio a 7’ dal 45’ impatta con Zaccagni. Ad inizio ripresa l’uno-due di Castellanos, subentrato ma Immobile. Quindi la rovesciata di Cheddira dà speranza ai giallzzurri che non riescono a concretizzare gioco e possesso palla. Anzi, è la Lazio a vanificare almeno 3 palle del 2-4.

FROSINONE (4-3-3): Turati; Lirola (350 st Valeri), Romagnoli, Okoli, Zortea; Mazzitelli (17’ st Seck), Barrenechea, Brescianini (45’ st Reinier); Soulé, Cheddira (45’ st Cuni), Gelli (35’ st Kaio Jorge).

A disposizione: Frattali, Cerofolini, Baez, Garritano, Kvernadze, Ibrahimovic, Ghedjemis, Monterisi.

Allenatore: Di Francesco.

LAZIO (4-3-3): Mandas; Marusic, Romagnoli, Casale, Pellegrini (1’ st Lazzari); Guendouzi, Cataldi (11’ st Vecino), Luis Alberto; Felipe Anderson (37’ st Isaksen), Immobile (11’ st Castellanos), Zaccagni (40’ st Kamada).

A disposizione: Sepe, Renzetti, Pedro, Hysaj, Andre Anderson, Lazzari, Gila.

Allenatore: Martusciello.

Arbitro: signor Antonio Rapuano di Rimini; assistenti Filippo Bercigli di Valdarno (Firenze) e Dario Garzelli di Livorno; Quarto Uomo Niccolò Baroni di Firenze; Var Rosario Abisso di Palermo, Avar Aleandro Di Paolo di Avezzano (AQ).

Marcatore: 13’ pt Lirola (F), 38’ pt Zaccagni (L), 11’ e 18’ st Castellanos (L), 24’ st Cheddira (F)

Note: Spettatori totali: 15.780; abbonati: 10.684; spettatori biglietti: 5.096 (di cui 1.019 ospiti); totale incasso compreso rateo abbonamenti: 412.554,57; angoli: 9-5 per il Frosinone; ammoniti: 33’ pt Pellegrini (F), 43’ st Lazzari (L), 46’ st Castellanos (L); recuperi: 3’ pt; 8’ st.

Fonte Frosinone Calcio

SPORT/CALCIO – Serie A: L’ennesima maledizione in trasferta, Sassuolo – Frosinone 1-0. Il tabellino

REGGIO EMILIA – Decide un gol di Thortsvedt al 13’ della ripresa (ma il centrocampista doveva essere espulso al 24’ de primo tempo per doppia ammonizione), sbaglia il rigore del pari Kaio Jorge al 44’ della ripresa. Sassuolo-Frosinone è racchiusa in questi due fotogrammi al quale si aggiunge un rigore cancellato (correttamente) al Var per il Frosinone. Nel primo tempo due lampi nello 0-0 alla fine dei primi 45’: prima è Ghedjemis che in avvio sfiora il vantaggio e poi è Laurienté che a 2’ dal 45’ semina Zortea e chiama alla deviazione provvidenziale Turati. In mezzo anche l’infortunio alla caviglia di Valeri e, appunto, un doppio giallo a Thorstvedt rimasto nel taschino di La Penna.

SASSUOLO (4-4-2): Consigli; Pedersen, Erlic, Ferrari, Diog; Laurienté (38’ st Kumbulla), Racic, Thorstvedt (18’ st Matheus Henrique), Bajrami; Defrel (27’ st Boloca), Pinamonti (38’ st Mulattieri).

A disposizione: Pegolo, Cragno, Missori, Obiang, Ceide, Castellejo, Viti, Volpato, Lipani, Tressoldi.

Allenatore: Ballardini.

FROSINONE (4-3-3): Turati; Zortea, Romagnoli, Okoli, Valeri (9’ st Lirola); Mazzitelli, Barrenechea, Brescianini (18′ st Ibrahimovic); Soulé (39’ st Kaio Jorge), Cheddira (39’ st Cuni), Ghedjemis (18′ st Seck).

A disposizione: Frattali, Cerofolini, Baez, Reinier, Pahic, Gelli, Garritano, Monterisi.

Allenatore: Di Francesco.

Arbitro: signor Federico La Penna di Roma 1; assistenti Damiano Di Iorio (Verbania-Cusio-Osssola) e Christian Rossi di La Spezia. Quarto Uomo Claudio Gualtieri di Asti. Al Var Marco Serra di Torino, Avar Massimiliano Irrati di Pistoia.

Marcatore: 13’ st Thortsvedt (S).

Note: spettatori: 10.000 circa (di cui 625 tifosi del Frosinone); angoli: 2-1 per il Frosinone; ammoniti: 23’ pt Thorstvedt (S), 32’ pt Doig (S), 5’ st Ghedjemis (F), 27’ st Laurienté (S); recuperi: 3’ pt; 6’ st

Fonte Frosinone Calcio

SPORT/CALCIO – Serie A: Leoni sfortunati, allo Stirpe Frosinone – Lecce 1-1. Il tabellino

FROSINONE – Un assalto all’arma bianca fino al 97’ ma il Frosinone non va oltre il pareggio (1-1) contro un Lecce che nel secondo tempo capitalizza al meglio un calcio di rigore battuto due volte per impattare la rete giallazzurra realizzata alla fine del primo tempo da Cheddira. I giallazzurri possono ancora recriminare per le occasioni da gol sprecate nella ripresa, soprattutto nel finale.

FROSINONE (4-3-3): Cerofolini; Zortea, Romagnoli, Okoli, Valeri; Brescianini (22’ st Barrenechea), Mazzitelli, Harroui (3’ pt Reinier, 41’ st Seck); Soulé, Cheddira (41’ st Kaio Jorge), Gelli (22’ st Ghedjiems).

A disposizione: Frattali, Turati, Baez, Cuni, Garritano, Kvernadze, Lirola, Ibrahimovic, Monterisi.

Allenatore: Di Francesco.

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Rafia (22’ st Oudin), Ramadani, Kaba (16’ st Gonzalez); Almqvist (22’ st Blin), Krstovic (22’ st Piccoli), Banda (22’ st Sansone).

A disposizione: Samooja, Venuti, Dorgu, Berisha, Pierotti, Touba.

Allenatore: D’Aversa.

Arbitro: signor il signor Marco Guida di Torre Annunziata (Na); assistenti Daniele Bindoni di Venezia e Alberto Tegoni di Milano; Quarto Uomo Kevin Bonacina di Bergamo; Var Valerio Marini di Roma1, Avar Luca Pairetto di Nichelino (To).

Marcatori: 46’ pt Cheddira (F), 16’ st Krstovic (L).

Note: spettatori totali: 15.334; abbonati: 10.684; spettatori paganti: 4.650 (di cui 1.023 ospiti); Totale incasso compreso rateo abbonamenti: euro 339.178,57; angoli: 12-10 per il Frosinone; ammoniti: 44’ pt Reinier (F), 10’ st Almqvist (L); recuperi: 2’ pt; 6’ st

Fonte Frosinone Calcio

SPORT/CALCIO – Serie A – Allo Stadium Frosinone beffato all’ultimo secondo: Juventus – Frosinone 3-2. Il tabellino

TORINO – All’ultimo soffio il Frosinone cede un punto d’oro che per 95’ e 58” aveva tenuto stretto tra le mani. Fatale il corner numero 8, il tocco di testa di Vlahovic e Rugani che arriva di gran carriera dalla parte opposta, brucia sul tempo il neo entrato Monterisi e in diagonale regala 3 punti alla Juve. Un peccato per la grande prova generale, anche nella sofferenza. Il primo tempo si era chiuso sul 2-2. Bianconeri avanti al 2’ con Vlahovic bravo a sfruttare un po’ di ‘enpasse’ della difesa giallazzurra al completo. Al 16’ il Frosinone perviene al pareggio con un gran colpo di testa di Cheddira, bravissimo ad impattare sul cross da destra di Zortea ma altrettanto bravo a mandare in tilt Cambiaso con un contro-movimento a chiocciola. I giallazzurri non si accontentano e al 27’ vanno avanti con un eurogol di Brescianini ma la gioia del vantaggio dura poco perché è ancora il solito Vlahovic a rimettere il risultato in parità sfruttando la marcatura ‘debole’ di Okoli. Poi è il Frosinone che fa tremare ancora la Juve con Brescianini, pallone alto di poco. Nella ripresa più Juve che Frosinone ma Cerofolini praticamente inoperoso. Anche nella beffa finale.

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti (41’ st Milik), Bremer, Rugani; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot (28’ pt Alcaraz), Kostic (17’ st Weah); Chiesa (17’ Yildiz), Vlahovic.

A disposizione: Pinsoglio, Daffara, Alex Sandro, Iling Junior, Miretti, Djalò, Nicolussi Caviglia, Nonge.

Allenatore: Allegri.

FROSINONE (3-5-2): Cerofolini; Lirola (49’ st Monterisi), Romagnoli, Okoli; Zortea, Harroui (28’ st Barrenechea), Mazzitelli (42’ st Gelli), Brescianini, Valeri; Soule (42’ st Seck), Cheddira (28’ st Kaio Jorge).

A disposizione: Frattali, Turati, Baez, Reinier, Vural, Garritano, Kvernadze, Ibrahimovic, Ghedjemis.

Allenatore: Di Francesco.

Arbitro: signor il signor Antonio Rapuano di Rimini; assistenti Gamal Mokhtar di Lecco e Paolo Laudato di Taranto; Quarto Uomo Luca Zufferli di Udine; Var Paolo Mazzoleni di Bergamo, Avar Marco Di Bello di Brindisi.

Marcatore: 2’ e 31’ pt Vlahovic (J), 14’ pt Cheddira (F), 27’ pt Brescianini (F), 50’ st Rugani (J)

Note: spettatori: 40.719 (di cui 538 ospiti); angoli: 8-3 per la Juventus; ammoniti: 7’ pt Bremer (J), 19’ st Valeri (F), 24’ st Cerofolini (F), 26’ st Locatelli (J); recuperi: 1’ pt; 5’ st.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

SPORT-CALCIO/SERIE A – Un bel Frosinone non riesce a far punti: Frosinone – Roma 0-3. Il tabellino

FROSINONE – Il colpo d’occhio del ‘Benito Stirpe-Psc Arena’, il fascino di un derby che intreccia inevitabilmente cuori multicolori ma alla resa dei conti 3 punti pesanti sul piatto per opposti obiettivi. Tre punti che è la Roma a riportarsi a casa, grazie ad un 3-0 che non rende merito ad un Frosinone bellissimo per 47’ del primo tempo, capace di vanificare almeno 7-8 nitide palle-gol e subire la rete del vantaggio giallorosso per una disattenzione sulla discesa di Huijsen. Nella ripresa la spinta della squadra di Di Francesco si affievolisce, la Roma non fa nulla di trascendentale ma trova il 2-0 con un tap-in di Azmoun dopo una respinta corta di Turati sul tiro da lontano di Cristante. Nel finale Parades firma il 3-0 su rigore.

FROSINONE (4-2-3-1): Turati; Lirola (22’ st Caso), Monterisi, Okoli, Valeri; Brescianini (22’ st Harroui), Mazzitelli; Gelli, Reinier (30’ st Barrenechea), Soule (42’ st Seck); Kaio Jorge (22’ st Cheddira).

A disposizione: Cerofolini, Frattali, Pahic, Baez, Ibrahimovic, Kvernadze.

Allenatore: Di Francesco.

ROMA (4-2-3-1): Svilar; Kristensen (22’ st Celik), Mancini, Huijsen (1’ st Llorente), Angelino (37’ st Smalling); Paredes, Cristante; Baldanzi (37’ st Aouar), Azmoun, El Shaarawy; Lukaku (1’ st Pellegrini).

A disposizione: Rui Patricio, Boer, Karsdorp, Renato Sanches, Dybala, Spinazzola, Bove, Zalewski

Allenatore: De Rossi.

Arbitro: signor il signor Antonio Giua di Olbia; assistenti Alessio Berti di Prato e Mauro Vivenzi di Brescia. Quarto Uomo Matteo Marcenaro di Genova; Var Aleandro Di Paolo di Avezzano (Aq), Avar Eugenio Abbattista di Molfetta.

Marcatore: 38’ pt Huijsen (R), 26’ st Azmoun (R), 36’ st Paredes (R)

Note: spettatori totali: 16.056; abbonati: 10.684; Spettatori paganti: 5.372 (di cui 1.020 ospiti); Totale incasso compreso rateo abbonamenti: euro 465.389,57; angoli: 10-2 per il Frosinone; ammoniti: 38’ pt Huijsen (R), 20’ st Mancini (R), 30’ st Azmoun (R); espulso: 39’ pt Neri (preparatore atletico del Frosinone); recuperi: 2’ pt; 3’ st; prima della gara 1 di raccoglimento in memoria delle vittime della tragedia avvenuta a Firenze.

Fonte Frosinone Calcio