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AMBIENTE – Arrivano le Quadrantidi, le prime stelle cadenti del 2024: come osservarle

Il picco nella notte tra il 3 e 4 gennaio

ROMA – Naso all’insù per le prime stelle cadenti dell’anno. La notte tra il 3 e 4 gennaio lo sciame delle Quadrantidi raggiungerà il suo picco, regalandoci una delle più intense piogge di meteore.

COME OSSERVARE LE QUADRANTIDI

Al loro meglio, le Quadrantidi potranno stupire gli osservatori con un picco di 40 meteore all’ora. Come sempre, è consigliabile appostarsi in un luogo buio, lontano dalle luci urbane che possono disturbare l’osservazione del cielo. La Luna sarà in fase di ultimo quarto, quindi la sua luce poco intensa non disturberà l’osservazione.

Il picco, ovvero il momento di massima intensità, è previsto nella notte tra il 3 e 4 gennaio, ma lo sciame durerà fino al 12 gennaio.

Il radiante delle Quadrantidi, ovvero il punto da cui sembrano generarsi, si trova leggermente a nord della costellazione del Boote, che si può individuare dopo mezzanotte guardando verso est. Il trucco per trovarla nel cielo è quello di prolungare con una linea immaginaria le tre stelle che compongono il timone del Grande Carro, l’asterismo dell’Orsa Maggiore, mantenendone la curvatura.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

METEO – Arriva il maltempo, a rischio San Silvestro e Capodanno

Nei prossimi giorni l’alta pressione lascerà il posto a freddo e nuvole

ROMA – “Dopo dei giorni di Natale e Santo Stefano dominati ancora dall’alta pressione, con condizioni meteo stabili e un clima insolitamente caldo per il periodo, verso Capodanno dovremmo assistere al ritorno di uno scenario più invernale”. Così si legge su Meteo.it che annuncia “nella seconda parte della settimana una prima perturbazione che porterà un aumento delle nuvole, accompagnato tuttavia da poche precipitazioni. Tra il weekend di San Silvestro e il Capodanno, poi, stando agli ultimi aggiornamenti meteo sembra profilarsi una fase di maltempo più significativo”.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

AMBIENTE – Solstizio d’inverno, ecco perché quest’anno è il 22 dicembre

Per migliaia di anni, il Solstizio d’Inverno è stato vissuto come un evento spirituale da molte culture

ROMA – Alle 04:27 del 22 dicembre inizierà ufficialmente, per noi dell’emisfero boreale, l’inverno astronomico con il Solstizio d’Inverno. Per migliaia di anni, questo giorno è stato vissuto come un evento spirituale da molte culture e, ancora oggi, non è stato dimenticato. Il 22 dicembre sarà anche il giorno più corto dell’anno. Dopo questa data le giornate inizieranno gradualmente ad allungarsi, raggiungendo il picco di luce con il solstizio d’estate (20 giugno 2024). Il solstizio d’inverno cade sempre nell’ultima decade di dicembre, ma la data può cambiare di anno in anno. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

PERCHÉ IL SOLSTIZIO D’INVERNO È IL 22 DICEMBRE

Il Solstizio d’Inverno quest’anno cade 22 dicembre, alle 04:27 (ore italiane). Ma la data cambia di volta in volta. Può verificarsi il 20, 21, 22, o anche 23 dicembre, sebbene quelli del 20 e 23 siano rari. Ad esempio, l’ultimo Solstizio capitato di 23 dicembre è stato nel 1903 e il prossimo è atteso per il 2303.

La Terra impiega 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi a completare un’orbita intorno al Sole. Il calendario gregoriano, quello che utilizziamo, conta però soltanto 365 giorni. Il solstizio, dunque, ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto all’anno precedente. Questo spiega perché la data non è sempre la stessa. Per evitare la progressiva divergenza delle stagioni, le ore in avanzo vengono riallineate ogni 4 anni con l’anno bisestile.

PERCHÉ E IL GIORNO PIÙ CORTO DELL’ANNO

‘Solstizio’ deriva dalle parole latine per ‘sol’, cioè Sole, e ‘sistere’ ossia ‘fermarsi’: ovvero, il momento in cui il Sole si arresta nel suo punto più alto. Durante il solstizio d’inverno l’asse terrestre si trova nel punto più lontano dal Sole e i suoi raggi colpiscono direttamente la linea di latitudine tropicale meridionale (il Tropico del Capricorno). Questo comporta una quantità di ore di luce al minimo nell’emisfero boreale. In Italia le ore di luce saranno circa 9. Tuttavia, la Terra ruota su un asse inclinato, dunque ogni parte del mondo sperimenterà una durata di luce diversa. Ad esempio, Thule in Groenlandia (la città più settentrionale) non vedrà alcuna ore di luce solare il 22 dicembre. Dopo il Solstizio d’Inverno, le ore di luce inizieranno gradualmente ad aumentare.

SOLSTIZIO D’INVERNO E NATALE

I pagani celebravano il solstizio, il Sol Invictus, e i cristiani videro una certa importanza nella celebrazione della luce e della rinascita, caratterizzata dall’inizio di un nuovo anno. In Scandinavia, la festa di Juul era una festa pre-cristiana che celebrava il solstizio d’inverno con l’accensione di fuochi. I fuochi erano destinati a simboleggiare la proprietà vivificante del calore e della luce del Sole. La parola “Juul” è l’origine della parola “Yule”, che significa “Natale”. I cristiani hanno cercato di sostituire le celebrazioni pagane esistenti con il Natale, celebrando in quel periodo la nascita di Gesù, conosciuta come la “vera luce del mondo”.

LE CELEBRAZIONI DEL SOLSTIZIO

In realtà, in molte culture e tradizioni religiose, il solstizio d’inverno è utilizzato per segnare l’inizio di un anno. Il solstizio d’inverno significa rinascita, un tema che può essere trovato in molti festeggiamenti invernali.

Natale.
La celebrazione di Gesù Cristo cade il 25 dicembre, il solstizio d’inverno romano, come stabilito dal calendario giuliano.

Dongzhi.
Questa festa dell’Asia orientale viene instradata nella filosofia yin e yang. Dopo la festa, ci sarà più luce, e quindi più energia positiva.

Saturnalia.
Un’antica festa romana che ha origine dall’anniversario del Tempio di Saturno il 17 dicembre. L’evento si celebrava con un banchetto, regali e travestimenti. La festa era contrassegnata dall’abbondanza di candele, a significare la luce.

Yalda.
Questa festa si celebra alla vigilia del primo giorno d’inverno sul calendario persiano. Secondo la mitologia iraniana, Mithra, l’angelo di luce e di verità, è nato alla fine di questa notte dopo aver sconfitto le tenebre.

Stonehenge.
Una delle più famose celebrazioni del solstizio d’inverno nel mondo
 si svolge a Stonehenge, in Inghilterra. Migliaia di persone ogni anno si riuniscono nelle antiche rovine a cantare e ballare in attesa di vedere la spettacolare alba, quando il sole sorge sulla pietra centrale, la Heel Stone (pietra del tallone)

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

POLITICA/AMBIENTE – Mattarella: “Prioritaria la strategia per rilanciare la montagna”

Il Capo dello Stato ha incontrato al Quirinale una rappresentanza dell’Unione nazionale comuni comunità enti montani (Uncem) guidata dal presidente Marco Bussone

ROMA – “La montagna non è solo l’evidente spazio di raccolta di beni del Paese, ma rappresenta, con i suoi 3.850 comuni, un decisivo patrimonio di vita civica”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale una rappresentanza dell’Unione nazionale comuni comunità enti montani (Uncem) guidata dal presidente Marco Bussone. “Ed è a questo patrimonio di valori, che occorre guardare, ai suoi abitanti che, in questi 77 anni di vita democratica, si sono battuti per affermare gli elementari principi costituzionali di eguaglianza fra i cittadini, alimentandola con l’esperienza dei Consigli di valle, espressione della identità dei territori, della solidarietà fra comuni”, aggiunge.

“È lecito interrogarsi su quali debbano essere gli strumenti più opportuni per dare risposta alla possibilità di inverare il dettato costituzionale circa la specificità riconosciuta nella Costituzione alla montagna. Una peculiarità suffragata anche da numerose recenti sentenze della Corte costituzionale, che indicano come la situazione di svantaggio della montagna italiana giustifichi ampiamente misure a suo favore”, ha detto ancora il Capo dello Stato. “È dunque auspicabile che le iniziative legislative avviate dal governo, e da quello che lo ha preceduto, vengano prese in esame e in considerazione dal Parlamento, in attuazione della norma costituzionale“, aggiunge.

Mattarella ricorda ancora: “Le finalità sono individuate in modo puntuale: si tratta di fruizione di diritti; si tratta, nell’interesse nazionale, di predisporre incentivi utili ad impedire un ulteriore spopolamento di aree sensibili. È certamente una priorità rilanciare la strategia per la montagna italiana. Sono i diritti che lei, presidente, ha citato: la sanità, la scuola, il superamento del divario digitale, fondamentale per rendere operative opportunità occupazionali, l’accessibilità ai servizi e i trasporti pubblici, a partire dalla rete ferroviaria, troppo spesso così carente se non sottratta, nelle aree interne”.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

AMBIENTE-SCIENZA – Eclissi lunare del 28 ottobre visibile dall’Italia: ecco perché si verifica

Il fenomeno si verificherà a partire dalle 20:00 e raggiungerà il culmine alle 22:14

ROMA – Sarà parziale e visibile dall’Italia l’ultima eclissi lunare del 2023. Il fenomeno si verificherà la sera del 28 ottobre, a partire dalle 20:00 circa e raggiungerà il culmine, ossia il momento di massimo oscuramento, intorno alle 22:14 per concludersi alle poco prima delle 23:00. Ma che cos’è un’eclissi lunare? E perché la Luna diventa rossa?

CHE COS’È L’ECLISSI LUNARE PARZIALE

Un’eclissi lunare è un fenomeno astronomico che si verifica durante l’allineamento Sole-Terra-Luna, con il nostro pianeta in frapposizione tra i due. Nel corso dell’evento, la Luna (in fase di plenilunio) non riceve la luce direttamente dal Sole, ma transita nell’ombra proiettata dalla Terra.

In realtà, il nostro pianeta proietta due ombre in cui la nostra Luna transita durante un’eclissi lunare: umbra è una completa ombra scura. La penumbra è un’ombra esterna, meno marcata. Durante l’eclissi lunare parziale, il Sole, la Terra e la Luna non sono perfettamente allineati e il nostro satellite transita solo parzialmente nell’umbra.

Un’eclissi lunare può avvenire solo con la Luna piena. Ma poiché l’orbita del nostro satellite attorno alla Terra si trova in un piano leggermente diverso rispetto a quella terrestre intorno al Sole, l’allineamento perfetto per un’eclissi non si verifica ad ogni Luna piena.

LA LUNA ROSSA

Generalmente, la Luna appare di colore giallo brillante. Percepiamo questa colorazione perché riflette direttamente la luce del Sole. Tuttavia, durante un’eclissi lunare, la Terra si mette perfettamente in mezzo a Luna e Sole e proietta un’ombra sulla Luna. La luce del Sole non arriva più diretta alla Luna: il nostro satellite rifletterà, invece, quella filtrata dalla Terra. L’atmosfera terrestre si comporta quindi come un prisma e la luce del Sole viene scomposta. Mentre la luce verde e la luce blu vengono sparpagliate nell’aria, quella rossa riesce a raggiungere la Luna. Il nostro satellite la riflette e sulla Terra viene quindi percepita una colorazione rossastra.

Tuttavia, durante l’eclissi lunare parziale del 28 ottobre difficilmente vedremo la Luna rossa, perché la porzione oscurata sarà davvero minima.

In realtà possiamo vedere una Luna Rossa anche senza eclissi. Il modo più comune per vederne una è quando il nostro satellite è basso nel cielo, poco dopo il suo sorgere o quando è sulla linea di orizzonte. Un’altra ragione per cui può capitare di vedere la Luna rossa è a causa delle particelle nell’aria. Un incendio o un’eruzione vulcanica possono riempire rilasciare particelle molto piccole che, in parte, oscurano la luce dal Sole.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

AMBIENTE & METEO – Il caldo non molla, ma da metà mese arriva l’autunno con piogge e calo termico

Il caldo eccezionale ha interessato anche la Spagna con picchi di 38°C, l’Inghilterra, la Svizzera, l’Austria e la Slovenia

BOLOGNA – “L’anticiclone africano non molla, dopo quelli di domenica sono attesi nuovi record di caldo su mezza EuropaDa metà mese avanza l’autunno col ritorno di pioggia e calo termico”, fa sapere 3bmeteo.com. “La nuova settimana sarà praticamente estiva sull’Italia per via dell’anticiclone sub tropicale che continuerà a stazionare su mezza Europa; si prolunga così questa fase anomala con caldo eccezionale. Dopo quelli di domenica, nuovi record di caldo sono attesi fino a martedì con le piogge autunnali ancora rimandate”.

La nuova eccezionale ondata di caldo per il periodo ha iniziato ad estendersi verso l’Italia dopo aver portato il caldo record su Francia, Spagna e Inghilterra. Domenica sul Nord Italia le temperature hanno raggiunto picchi elevati per ottobre con punte di 32-34°C. I record del mese sono stati battuti a Piacenza, Torino, Bologna, Cuneo tanto per citarne alcuni. “Non si può parlare di ‘ottobrata’- prosegue – perché questa si riferisce ad una fase stabile e con temperature miti ma di breve durata. Qui invece siamo di fronte proprio ad una situazione anomala, tipicamente estiva, sia per intensità che per durata. Le temperature sono anche superiori ai 10-12°C rispetto alle medie tipiche del periodo”.

ANCORA ONDATE DI CALORE

È impressionante la sequenza di ondate di calore che stanno colpendo l’Europa occidentale, in particolare la Francia dove domenica numerosissimi sono stati i record mensili di temperature battuti, anche con ampio margine. Questa ondata di caldo si aggiunge alle altre che almeno da due mesi si ripropongono sulla Nazione. Il caldo eccezionale ha interessato anche la Spagna con picchi di 38°C, l’Inghilterra, la Svizzera, l’Austria e la Slovenia dove anche le temperature notturne, sopra i 20°C sono state ben superiori alle temperature medie massime. L’anticiclone estivo tenderà ad attenuarsi da metà settimana in concomitanza di un primo calo delle temperature; ma il cambiamento vero e proprio non sarà immediato e bisognerà aspettare la metà del mese quando è atteso un avanzata verso sud del treno di perturbazioni ed il ritorno delle piogge ad iniziare dal Nord Italia con temperature in ulteriore diminuzione, concludono da 3bmeteo.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

AMBIENTE – Cosa fare in caso di terremoto

Le linee guida della Protezione Civile che indicano cosa fare prima, durante e dopo una scossa di terremoto

ROMA – La terra continua a tremare la terra nei Campi Flegrei dove la scorsa notte è stata registrata una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 4.0 a tre km di profondità, avvertita anche a Napoli dove la gente spaventata si è riversata in strada. Sempre questa notte la terra ha tremato anche in Calabria.

Che l’Italia sia costituita in gran parte da territorio sismico è cosa nota, eppure molte persone non sanno cosa fare quando vengono sorprese da un terremoto. Ecco dunque le linee guida della Protezione Civile che indicano le azioni migliori da mettere in campo e cosa evitare prima durante e dopo la scossa.

COSA FARE PRIMA DEL TERREMOTO

  • Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.
  • Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
  • Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto
  • Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso
  • Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti
  • A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.
    Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza

COSA FARE DURANTE IL TERREMOTO

  • Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave perché ti può proteggere da eventuali crolli
  • Riparati sotto un tavolo. È pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
  • Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
  • Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge. Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
  • Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare
  • Stà lontano da impianti industriali e linee elettriche. È possibile che si verifichino incidenti
  • Stà lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare onde di tsunami
  • Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale perché bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
  • Evita di usare il telefono e l’automobile. È necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi

COSA FARE DOPO IL TERREMOTO

  • Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
  • Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni
  • Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
  • Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso

Inoltre può essere utile preparare una borsa con all’interno il materiale di primo soccorso, una torcia elettrica e un power bank da tenere vicino a sé anche di notte, perché in caso di una forte scossa, infatti, potrebbe saltare la linea elettrica e quindi si potrebbe restare per molte ore senza la possibilità di ricaricare il proprio cellulare e mettersi in contatto con le altre persone. Sempre in caso di un sisma di forte intensità e quando siano visibili danni all’abitazione, sarebbe opportuno evitare di rientrare per recuperare oggetti o per qualsiasi altro motivo.

Se invece viviamo in una zona dove è in corso uno sciame sismico di media intensità, come sta avvenendo nei Campi Flegrei, e si teme di essere sorpresi da una scossa nella notte, può rivelarsi utile dormire sopra le coperte vestiti e con indosso scarpe comode, in modo da essere pronti alla fuga. In ogni caso se si verificano più scosse a distanza di poco tempo, per prudenza sarebbe più opportuno passare la notte fuori casa, specie se l’intensità delle stesse tende ad aumentare. Un’opzione valida resta sempre l’automobile, dove rifugiarsi parcheggiando lontano da edifici.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

FONDI (LT)/AMBIENTE – Al Via i nuovi progetti di Servizio Civile Universale

FONDI (Lt) – Entrano nel vivo i nuovi progetti del Servizio Civile Universale realizzati dall’Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi in coprogettazione con la rete SCU Borghi e Aree protette del Lazio. Lo scorso martedì 5 settembre, infatti, con la firma del contratto, accolti dal Direttore …e dagli Olp, è iniziata l’esperienza dei 26 giovani volontari selezionati per partecipare ai tre progetti di SCU, attivati presso le strutture regionali dislocate nel territorio del Parco.

Due i progetti predisposti dal nostro Ente capofila: “I Parchi tra arte e cultura: conservazione e promozione” e “Il Parco cresce sulla Terra e dentro di noi” e un terzo: “curare l’Antropocene con l’Agenda 2030” come Ente accogliente. I progetti hanno l’obiettivo di proseguire e completare il percorso intrapreso nelle annualità precedenti in parte dedicati alla valorizzazione delle risorse naturalistiche e storico-culturali e del territorio dei Parchi, riproponendo e potenziando l’esperienza svolta dai volontari del Servizio Civile Universale, dando continuità alle azioni già messe in atto e rendendole ancora più incisive: tutto ciò per contribuire, con il coinvolgimento dei giovani volontari, a sviluppare e potenziare i servizi necessari alla promozione e valorizzazione dell’importante patrimonio naturalistico, archeologico, architettonico, antropologico e storico- culturale, che contraddistingue le tre aree naturali protette gestite dall’Ente Parco.

AMBIENTE & SALUTE – Il caldo tiene svegli 12 milioni di italiani: ecco i trucchi per dormire

È opportuno consumare alimenti semplici senza condimenti pesanti e molta frutta e verdura: i consigli di Coldiretti

ROMA – Il caldo aumenta i disagi per i circa 12 milioni di italiani che soffrono di insonnia con ansia, nervosismo, malumore, mal di testa e tensione muscolare acuite dall’afa nelle ore di riposo. È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che per affrontare il balzo delle temperature un aiuto importante arriva dalla tavola con la dieta estiva del riposo. Per favorire il sonno – spiega la Coldiretti – è opportuno consumare alimenti semplici senza condimenti pesanti e frutta e verdura in quantità che aiutano a reidratare il corpo. Afa e caldo rendono più difficile dormire bene è quindi consigliabile – evidenzia la Coldiretti – mangiare angurie, meloni, albicocche, pesche, nettarine, ciliegie, nespole e susine aiutano a combattere l’afa, a idratarsi e a fare il pieno naturale di vitamine. Mentre fra le verdure che conciliano il sonno – ricorda la Coldiretti – al primo posto c’è la lattuga, seguita da radicchio rosso e aglio. Frutta e verdura – spiega la Coldiretti – sono infatti alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.

È anche importante favorire cibi che, in porzioni equilibrate – evidenzia Coldiretti – aiutano a rilassarsi: dalla pasta al riso, dall’orzo al pane, magari consumati freddi sotto forma di insalate, mentre ottimi sono anche i legumi, le uova bollite, la carne, il pesce, formaggi freschi. Ottima la frutta di stagione che con i suoi zuccheri naturali semplici aiuta ad alzare la serotonina. L’alimentazione – riferisce la Coldiretti – è in stretto rapporto con il sonno. Meglio evitare quindi – continua la Coldiretti – di esagerare con cioccolato, cacao, the e caffè, oltre ai superalcolici che inducono un sonno di cattiva qualità con risveglio magari su cuscini e lenzuola bagnati di sudore, soprattutto quando c’è caldo afoso soprattutto durante notti con temperature minime molto alte come in questo periodo. Da bocciare– sottolinea la Coldiretti – piatti speziati con curry, pepe, paprika o con troppo sale, prodotti pronti in scatola e minestre con dado da cucina che rendono più difficile addormentarsi. Una corretta alimentazione – spiega la Coldiretti – aiuta anche a superare la prova costume temuta da quasi un italiano su due (44,5%) a causa della sedentarietà e dell’alimentazione sbagliata, secondo una analisi della Coldiretti su dati Istat. E a tavola – continua la Coldiretti -, sono unanimemente riconosciuti i benefici della dieta mediterranea che, con frutta, verdura, pane, pasta, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari. Non a caso la dieta mediterranea si è classificata come migliore dieta al mondo del 2022 davanti alla dash e alla flexariana, sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori. 

 Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

AMBIENTE – Solstizio d’estate: ecco perché è il giorno più lungo dell’anno. L’estate, astronomicamente parlando, inizia ufficialmente oggi, 21 giugno

ROMA – La stagione primaverile finisce ufficialmente oggi, 21 giugno. Alle 16.57 il Sole raggiungerà l’altezza massima possibile sull’orizzonte, regalandoci più ore di luce rispetto al solito. Il giorno più lungo dell’anno, dunque, a cui noi del nord equatore ci riferiamo come Solstizio d’estate.
IL GIORNO PIÙ LUNGO DELL’ANNO
Il termine ‘Solstizio’ deriva dalle parole latine ‘sol’, cioè Sole, e ‘sistere’ ossia ‘fermarsi’: ovvero, il momento in cui il Sole si arresta nel suo punto più alto. Il Solstizio d’estate si verifica proprio quando l’asse della Terra è più inclinato verso il Sole di 23.4 gradi e i raggi colpiscono direttamente la linea di latitudine tropicale (per noi dell’emisfero boreale, il Tropico del Cancro). In questo modo la nostra stella resta nel cielo per un periodo di tempo più lungo (circa 16 ore), producendo più luce. Da domani, il Sole inizierà gradualmente a calare, fino ad arrivare al suo punto minimo sull’orizzonte nel solstizio d’inverno, che nel 2023 cadrà il 22 dicembre. Al contrario, invece, avviene nell’emisfero australe, dove il solstizio d’estate si verifica a dicembre con il Sole allo zenit al tropico del Capricorno.
A livello scientifico il Solstizio di giugno corrisponde all’inizio dell’estate astronomica, che terminerà il 23 settembre 2023 con l’Equinozio d’autunno.
IL SOLE DI MEZZANOTTE
A nord del Circolo Polare Artico, in prossimità del Solstizio d’estate, il Sole non scende sotto l’orizzonte per un lungo periodo, durante cui non cala mai la notte. Si assiste ad un interminabile tramonto, con il Sole ben visibile al di sopra dell’orizzonte anche alla mezzanotte. La durata dipende dalla latitudine.
Il fenomeno delle cosiddette ‘notti bianche’ interessa Alaska, Canada, Groenlandia, Russia, Norvegia, Svezia e Finlandia.
IL MITO DI STONEHENGE
Il complesso monumentale di Stonehenge è il fulcro dei misteri legati al solstizio e all’equinozio: le pietre che lo compongono sono infatti allineate in corrispondenza dei punti in cui il sole sorge in quei particolari giorni, motivo per cui è stato ipotizzato che il sito fosse un antico osservatorio astronomico. Tuttavia, poco si sa riguardo la costruzione di Stonehenge: la tradizione più popolare la vede legata al culto dei druidi, che istituirono il sito come luogo di sacrifici. Ogni megalite che compone il complesso, ha un nome e una storia: la più curiosa è quella legata alla cosiddetta Pietra del Tallone (Heel Stone), anticamente conosciuta con i nomi di Pietra del Sole (Sun-Stone) e Tallone del Frate (Friar’s Heel).
Un racconto popolare spiega così l’origine del nome:
“Il diavolo comprò le pietre da una donna in Irlanda, le avvolse e le portò sulla piana di Salisbury. Una delle pietre cadde nel fiume Avon, le altre vennero portate sulla piana. Il diavolo allora gridò, ‘Nessuno scoprirà mai come queste pietre sono arrivate fin qui” ‘Un frate rispose, ‘Questo è ciò che credi!’, allora il diavolo lanciò una delle pietre contro il frate e lo colpì su un tallone. La pietra si incastrò nel terreno, ed è ancora lì.”
Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it