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ARCE/POLITICA – Alfonso Rosanova, consigliere di minoranza del comune di Arce, traccia un bilancio della vita amministrativa dopo alcune sue iniziative istituzionali

ARCE – Buongiorno Arce oltre ad avere ottenuto la modifica del regolamento per l’iscrizione all’asilo nido, raggiunge un altro soddisfacente risultato: approvazione all’unanimità della mozione presentata riguardante la condanna della negazione dei diritti civili e umani e, in particolare dei diritti delle donne, in Paesi come l’Iran e l’Afghanistan.                                          

Nonostante il compiacimento per questo obiettivo raggiunto, Rosanova rimane perplesso e preoccupato in quanto durante quest’ultimo consiglio comunale dichiara, a seguito delle mie insistenti e continue richieste scritte e verbali, emerge una dichiarazione da parte dell’Ass. Proia, in nome della maggioranza, della non volontà a trasmettere in diretta streaming o attraverso canale YouTube (totalmente gratuiti) i consigli comunali. Ciò ovviamente non rispetta il principio di trasparenza per il quale fin dalla campagna elettorale mi batto.

All’atto pratico, il Comune di Arce NON deve essere una casa di vetro: è questa in sostanza la risposta della maggioranza del sindaco Germani ai miei assidui inviti in proposito, oltre che a modificare l’attuale regolamento comunale il quale, per rispettare il principio di trasparenza, prevede la trasmissione dei consigli via radio, quest’ultima, nonostante obsoleta non viene attuata. Ai cittadini viene pertanto negato il diritto al rispetto ditale principio, un handicap che si aggiunge a quello della mancanza di una corretta comunicazione ed informazione, a partire dal NON aggiornamento del sito web del comune. Mi domando: a chi giova tutto ciò? Non certo ai cittadini che dovrebbero essere costantemente informati delle iniziative dell’ente, conoscere realmente i fatti, ed in diretta assistere anche agli scambi di pensiero degli amministratori eletti riguardanti argomenti e problematiche trattati in consiglio. Per quale motivo questa amministrazione nega ai cittadini questo diritto? Come mai non si riesce ad affrontare e risolvere né i grandi né i piccoli problemi di Arce? Ad esempio, nell’ultima sede di consiglio ho chiesto: Come mai non si è ancora provveduto a stipulare un contratto di fitto con la ditta che si occupa dei servizi ambientali e che utilizza gratuitamente da ben due anni una proprietà comunale con la conseguenza di mancati introiti per le casse comunali? Perché la suddetta ditta presenta mensilmente una fattura e una nota di credito a favore dell’ente?                                                        

Come mai, per il periodo di dicembre si è deciso di noleggiare e non di acquistare tre casette di legno a un costo pari al prezzo di acquisto(€6000,00!!!) Perché tali casette sono state montate e impregnate dagli operai del Comune (e non della ditta proprietaria dei beni) e sono ancora lì ad occupare indebitamente il suolo pubblico? Per quale motivo non si è provveduto con una giusta donazione alla cessione di un immobile (casa canonica) alla Parrocchia dei SS. Apostoli Pietro e Paolo ma attraverso il riconoscimento di intervenuto usucapione, senza una sentenza che lo attesti, e con le relative spese legali? A queste interrogazioni presentate anche per iscritto, l’amministrazione tutta non ha dato risposte, rinviandole. In definitiva – conclude Rosanova – questa amministrazione procede senza una visione progettuale per la crescita del paese e senza grandi vantaggi per la comunità, anzi provocando una serie di danni come quelli che emergerebbero dai fatti descritti e verbalizzati dal mio insediamento ad oggi”.

ARCE – Alfonso Rosanova, consigliere di minoranza al Comune di Arce, esterna le preoccupazioni che il suo gruppo “Buongiorno Arce” manifesta sulle fibrillazioni all’interno della maggioranza

ARCE – «Non abbiamo mai visto e non vediamo una visione progettuale per la crescita del paese – ha dichiarato Rosanova in una nota – e ora osserviamo qualcosa di peggio: un forte scollamento all’interno della maggioranza con il rischio di penalizzare e paralizzare l’attività dell’amministrazione».

Il vicesindaco è stato assente in 4 degli ultimi 6 consigli comunali e sembrerebbero essersi formati due gruppi che si alternano alle giunte. Il sindaco, all’intervento di Rosanova in merito, non ha nascosto l’imbarazzo, ma ha indirettamente confermato tale situazione di disagio, riferendo di “situazioni che ci possono stare, come in ogni buona famiglia”, e pronto alle dimissioni qualora glielo chiedessero.

«A nostro avviso, la frattura è profonda e l’amministrazione rischia di rimanere paralizzata su importanti interventi ordinari, ampiamente oggetto di campagna elettorale: riduzione costo della tari, disagi idrici, viabilità, servizi alle persone e sostegno a famiglie ed attività commerciali più in difficoltà. Tutto rischia di rimanere nel dimenticatoio tranne l’indennità agli amministratori, che in un momento di forte crisi economica prevede un aumento del 29%, portando nelle tasche del Sindaco €3.350 circa, vice sindaco circa €1.620, assessori circa 1.450€ al presidente 390€. Invitiamo pubblicamente l’amministrazione a rinunciare almeno a questo aumento a sostegno delle casse comunali e famiglie in difficoltà: Buongiorno Arce, come detto in campagna elettorale, avrebbe rinunciato all’intera indennità, Rosanova rinuncia al gettone di presenza. Da parte nostra – conclude Rosanova – terremo alta la guardia e continueremo a batterci per il bene di Arce ed alla tutela della trasparenza come dimostrano le ns continue richieste di trasmettere in streaming e registrare le riunione del Consiglio Comunale. A tale proposto, ho inviato lettera al Prefetto! Il Municipio deve essere una vera casa di vetro».