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SPORT/CALCIO – L’esperto: “Bove non ha avuto né un infarto né un’emorragia cerebrale, l’hanno sedato per proteggere il cervello”

L’opinione del professor Simone Vanni, direttore del centro studi Simeu e docente di Medicina Interna dell’Università di Firenze

ROMA – “Dai comunicati ufficiali si è appreso che Bove è in rianimazione e gli esami che finora ha eseguito sono risultati nella norma. Questo vuol dire che probabilmente non ha avuto un infarto miocardio, perché si sarebbe visto, è che non ha avuto un’emorragia cerebrale, che pure poteva essere un’altra causa. Ma bisogna vedere anche quale sarà il recupero neurologico perché, verosimilmente, c’è stato, seppur transitoriamente, un arresto cardiocircolatorio. Tanto è vero che il calciatore, da quanto risulta, è ricoverato in terapia intensiva ed è in sedazione farmacologica”. Così il professor Simone Vanni, direttore del centro studi Simeu (Società Italiana Medicina di Emergenza Urgenza) e docente di Medicina Interna dell’Università di Firenze, interpellato dalla Dire in merito al malore accusato dal calciatore Edoardo Bove, ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Careggi di Firenze dopo il malore accusato al 17′ di Fiorentina-Inter.

“La sedazione può essere utile come terapia di neuroprotezione- spiega l’esperto- cioè come protezione del cervello da eventuali danni legati all’ipossia. Questo vale in generale, quando c’è un problema legato all’eventuale danno cerebrale legato al periodo di arresto di circolo. Ma il tempo tra l’evento e l’uscita dal campo o il trasporto all’ospedale, da quello che ho letto, è stato di quattro minuti. E quando il tempo è breve, di solito, c’è un recupero neurologico buono. Tanto è più lunga la fase di rianimazione, peggiore è la prognosi. Per fortuna sul campo sono accorsi immediatamente i professionisti sanitari presenti e mi è sembrato di vedere che venisse utilizzato anche un defibrillatore. Bove sembra essere stabile dal punto di vista cardiocircolatorio e respiratorio, ma devono valutare il recupero neurologico. Il tempo relativamente breve di soccorso e anche la giovane età del calciatore potrebbero associarsi ad un esito positivo. Speriamo tutti che vada per il meglio”.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

CRONACA – Operazioni straordinarie della Questura di Frosinone: Intensificazione dei Controlli nel Capoluogo

FROSINONE L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Frosinone, nell’ambito dei servizi di controllo straordinario del territorio volti ad intensificare l’attività di prevenzione e repressione dei reati di natura predatoria e delle fattispecie penalmente rilevanti legate al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, nei giorni scorsi, ha proceduto ad effettuare mirati controlli nei pressi di un noto caseggiato popolare del capoluogo ciociaro.

Nel corso di una ispezione veniva rinvenuta sostanza stupefacente del tipo cocaina occultata nelle aree comuni del fabbricato, pertanto i poliziotti procedevano al sequestro.

Inoltre, nella giornata di ieri, ulteriori controlli sono stati effettuati lungo le vie del centro cittadino con l’ausilio dell’unità cinofila antidroga al fine di contrastare fenomeni legati al consumo degli stupefacenti.

Nel corso delle predette attività, il personale delle Volanti rintracciava un soggetto di nazionalità rumena, che si scopriva essere destinatario di un ordine di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Cassino, risultando a suo carico una sentenza definitiva di condanna per la fattispecie di furto aggravato.

I poliziotti hanno proceduto ad identificare l’uomo che veniva tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Frosinone

Anche ieri l’Ufficio Volanti svolgeva attività di controllo indirizzata in particolar modo presso un altro abitato popolare della città, dove rintracciava una donna di 61 anni di Aversa (CE), nota per avere diversi precedenti di polizia a suo carico. La predetta risultava destinataria di un ordine di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Roma poiché ritenuta responsabile, in via definitiva, del reato di truffa. Pertanto, dopo le formalità di rito, la medesima veniva assicurata presso la Casa Circondariale di Rebibbia.

Queste azioni sottolineano l’impegno costante della Polizia di Stato nel mantenere alto il livello di vigilanza e nel garantire la sicurezza pubblica, affrontando con determinazione la criminalità a Frosinone e nel suo territorio.

Fonte Polizia di Stato

CRONACA – Altro arresto, nei giorni scorsi, della Polizia di Stato. Una donna fermata sull’A1

FROSINONE – Lo scorso fine settimana gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Frosinone, nel tratto autostradale di competenza, nel territorio di Anagni, intimavano l’alt ad una Fiat Panda che procedeva ad andatura elevata.

Nella circostanza, il conducente, invece di fermarsi, iniziava una folle fuga, con manovre pericolose tra i veicoli in transito.

Dopo un inseguimento durato vari minuti, il fuggitivo arrestava improvvisamente l’auto sulla corsia centrale, per poi ingranare repentinamente la retromarcia, cercando di speronare l’auto della polizia.

Nonostante la collisione tra le due auto, gli operatori riuscivano a bloccare il conducente, risultato essere una donna.

Inoltre gli agenti si insospettivano per l’atteggiamento della donna che, nervosamente, stringeva una borsa e nel cui interno rinvenivano una busta in plastica con numerosi monili in oro, monete ed una targa con dedica.

Gli accertamenti effettuati nell’immediatezza permettevano di risalire all’identità della vittima a cui erano stati sottratti quegli oggetti qualche giorno prima.

Per la donna scattava l’arresto.

Fonte Polizia di Stato

ARCE – Un arresto effettuato dai Carabinieri durante un servizio ad ampio raggio

ARCE – Nell’ambito di un servizio di controllo del territorio predisposto dal Comando Provinciale di Frosinone, e finalizzato a contrastare i furti nelle abitazioni nonché altri reati comuni, i Carabinieri della Stazione di Arce traevano in arresto un 34enne, già gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, contro la persona e violazione in materia di stupefacenti.
Nello specifico, l’attenzione dei militari è caduta sull’uomo proprio in quanto noto e essendo stato visto aggirarsi, in modo sospetto, per le vie cittadine, si è deciso di procedere al controllo. Ed è a quel punto che il soggetto, avendo intuite le intenzioni della pattuglia, si è dato a improvvisa fuga provando a rifugiarsi all’interno delle pertinenze di una abitazione poco distante. Nonostante ciò, però, gli operanti lo hanno raggiunto e, per bloccarlo, sono stati costretti ad ingaggiare una colluttazione con l’uomo, che ha opposto una strenua resistenza. Dopo essere riusciti ad avere la meglio, si è proceduto ad una accurata perquisizione del fermato e, indosso, gli venivano trovati 1..220 euro in contanti, una catenina d’oro, una carta bancomat di proprietà di una terza persona, due telefoni cellulari e 6 grammi di crack. Dopo le formalità di rito, l’uomo, tratto in arresto per “resistenza a P.U., ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente”, veniva sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa del giudizio con rito direttissimo.

Fonte: Carabinieri Comando Provinciale di Frosinone

CRONACA – Arrestato dalla Polizia di Stato a Frosinone a seguito della sparatoria nel centro cittadino

FROSINONE – Nella serata di sabato 9 marzo, alle ore 19:20 circa, il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Squadra Mobile della Questura di Frosinone è intervenuto nel cuore del centro cittadino ciociaro, presso un noto locale della zona dove, poco prima, era stata segnalata l’esplosione di colpi di arma da fuoco con persone ferite.

Sul posto, veniva constatata la presenza di un uomo gravemente ferito, deceduto poco dopo, risultato essere un cittadino albanese di anni 27, ed altri tre connazionali, anch’essi raggiunti da colpi di arma da fuoco; per tutti si è reso necessario l’intervento del personale sanitario.

Nella circostanza, i poliziotti della Squadra Mobile, presa visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza dell’esercizio commerciale e della città, appuravano che i tre feriti e il deceduto erano giunti al locale appiedati, dopo aver parcheggiato i veicoli in loro uso nelle vicinanze del bar.

Come ricostruito dagli investigatori, i quattro si avvicinavano ad un tavolo dove erano già seduti altri connazionali, uno dei quali, per ragioni al vaglio degli operatori intervenuti, estraeva un’arma da fuoco ed esplodeva diversi colpi verso i componenti del gruppo appena giunto.

A seguito di attività di indagine, corroborata dalla visione dei sistemi di videosorveglianza, dall’acquisizione di informazioni funzionali alla ricostruzione della scena del crimine e dal materiale repertato dagli specialisti del Gabinetto Provinciale Polizia Scientifica di Frosinone e del Gabinetto Interregionale Polizia Scientifica di Roma, si addiveniva alla identificazione del presunto autore dell’atto delittuoso. I poliziotti della Squadra Mobile, quindi, si ponevano alla ricerca del predetto il quale, sentendosi accerchiato, si presentava pressi gli Uffici della Questura accompagnato dal legale di fiducia. 

Al termine, l’uomo, dell’età di ventitré anni, veniva tratto in arresto con l’accusa di omicidio e triplice tentato omicidio, quindi condotto presso la Casa Circondariale di Frosinone.

Fonte Polizia di Stato

CRONACA – Polizia di Stato: Daspo urbano e fogli di via emanati dalla Questura di Frosinone

Azioni determinanti per consolidare la sicurezza urbana

FROSINONE – Al fine di poter garantire la difesa della cosiddetta “sicurezza urbana”intesa come il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città, finalizzata ad aumentare i livelli di coesione e convivenza sociale, il Questore della Provincia di Frosinone, nei giorni scorsi, ha disposto nei confronti di un 48enne, l’applicazione della misura di prevenzione del “Daspo Urbano”.

Il provvedimento è stato emesso dopo un’attenta istruttoria della Divisione Anticrimine, su proposta del Posto di Polizia Ferroviaria del capoluogo.

L’uomo era stato intercettato nell’area ferroviaria, dove effettuava l’attività di accattonaggio molesto con modalità vessatorie e petulanti, tanto da impedire o addirittura limitare la libera accessibilità e fruizione delle infrastrutture di trasporto pubblico   agli utenti in transito.

Nonostante l’intimazione ad allontanarsi, il soggetto reiterava le condotte, rendendosi responsabile dei medesimi comportamenti e per i quali gli venivano contestate altre sanzioni amministrative ed intimazioni ad allontanarsi dalla Stazione Ferroviaria di Frosinone e relative pertinenze.

L’uomo, tra l’altro, risultava gravato da precedenti di polizia in ordine ai reati di furto aggravato, danneggiamento, violazione della legge sugli stupefacenti, rissa, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, nonché attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliero alla P.G.

Inoltre, nell’ambito delle attività della Polizia di Prevenzione e di controllo del territorio, effettuate sotto le direttive del Sig. Questore di Frosinone, Dottor Domenico CONDELLO, sono stati emessi quattro Fogli di Via Obbligatori a carico di soggetti pluripregiudicati a seguito dell’istruttoria predisposta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Frosinone. In particolare, la misura di prevenzione personale è applicata dal Questore nei confronti di specifici soggetti che, sulla base di elementi di fatto, sono ritenuti abitualmente dediti a traffici delittuosi.

Queste azioni rappresentano un intervento diretto e concreto per rafforzare la sicurezza e l’ordine pubblico, evidenziando l’impegno della Polizia di Stato nel contrastare la criminalità e garantire un ambiente sicuro per i cittadini.

Fonte Polizia di Stato

CRONACA – Controlli amministravi da parte della Polizia di Stato

CASSINO – Gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Cassino congiuntamente a personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e dell’ARPA Lazio procedevano al controllo di un capannone industriale nel cassinate, rilevando la presenza di una carrozzeria industriale per autobus e mezzi pesanti, priva di qualsiasi titolo autorizzativo.

All’atto dell’ingresso, il titolare e tre lavoratori irregolari, venivano colti intenti ad eseguire riparazioni su un autobus e minibus turistici, in violazione della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, nonché della normativa in materia ambientale.

Numerose le infrazioni riscontrate dai diversi enti intervenuti i quali, ognuno per il settore di propria competenza, irrogavano sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro.

 Venivano altresì sottoposte a sequestro amministrativo le numerose attrezzature e le strumentazioni presenti all’interno del capannone, disponendo l’immediata sospensione dell’attività lavorativa esercitata.
Nella circostanza sono stati controllati oltre 50 veicoli presenti nel piazzale in attesa di riparazione.

Fonte Polizia di Stato

CRONACA – Operazione congiunta Polizia di Stato-Guardia di Finanza sul territorio

FROSINONE – La Squadra Mobile di Frosinone a seguito di una complessa ed articolata indagine, in collaborazione con il  Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza locale, ha dato esecuzione all’ordinanza del GIP su richiesta del Pubblico Ministero, con la quale sono state disposte numerose  misure cautelari personali e reali a carico di persone fisiche e giuridiche per: associazione a delinquere, falso, truffa per erogazioni pubbliche, riciclaggio ed autoriciclaggio, omessa dichiarazione, emissione di documenti e fatturazioni inesistenti, indebite compensazioni d’imposte, abusivo esercizio di attività di intermediazione finanziaria, infedeltà patrimoniale ed altri reati.

 Nel dettaglio, due persone sono state sottoposte a custodia cautelare in carcere, sette a custodia cautelare domiciliare, due interdette dall’esercizio di professione e dall’esercizio di imprese ed uffici.

Sono state intraprese contestualmente diverse azioni preventive, tra cui il blocco dei beni per assicurare la futura confisca dei profitti illeciti derivanti dalle attività criminali, includendo un sequestro preventivo di quasi quattro milioni di euro, mirato alla confisca diretta o al suo equivalente dei guadagni illeciti. In aggiunta, è stato effettuato un ulteriore sequestro preventivo di oltre sei milioni e mezzo di euro, relativo a profitti derivanti da reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, nonché una misura di sequestro preventivo su alcune proprietà immobiliari, come azione cautelativa per garantire la disponibilità dei beni per future confische.

All’esecuzione delle misure si è accompagnata un’attività, in parte ancora in corso, di acquisizione e sequestro di documenti negli uffici della sede centrale di un noto Istituto bancario del capoluogo e presso le cancellerie delle sezioni fallimentari e delle esecuzioni immobiliari di alcuni Tribunali, nonché attività di perquisizione degli studi professionali di un avvocato e di due notai e di diversi altri luoghi nella disponibilità delle persone fisiche e giuridiche indagate.

L’attività odierna che vede la luce da un’indagine della stessa Squadra Mobile per reati connessi agli stupefacenti e nel corso degli anni sviluppatasi su reati finanziari, ha richiesto un notevole impegno di mezzi e persone, in totale oltre 150 uomini tra Polizia di Stato e Guardia di Finanza nonché un’unità cinofila addestrata alla ricerca di denaro contante.

L’investigazione ha preso impulso da un’intercettazione telefonica di un imprenditore ciociaro che rivelava implicazioni di altri professionisti nel settore delle aste giudiziarie che godevano della piena fiducia e dell’appoggio del direttore generale di una Banca.

Le indagini prontamente attivate evidenziavano una più complessa situazione di inquinamento del mercato immobiliare locale e facevano emergere l’attività di più gruppi organizzati che operavano altresì sia nel settore delle truffe per il c.d. “super bonus” sia nella creazione di falsi crediti erariali e nella organizzazione di indebite compensazioni sia nel riciclaggio e nell’auto riciclaggio di rilevanti partite di “nero” sia nella esecuzione dei reati fiscali e societari presupposti dall’attività riciclatoria.

Secondo la ricostruzione fornita nella ordinanza custodiale del GIP, dagli accertamenti effettuati, si delineava l’attività di tre associazioni per delinquere, fra loro interconnesse, per riciclaggio, mentre due di esse avevano influenza nella gestione delle linee di credito di un noto Istituto bancario di Frosinone.

Ciò mediante il ruolo primario svolto dal direttore generale e da funzionari del Corporate Banking di quell’Istituto oltre che da due notai che redigevano la maggior parte degli atti d’interesse per gli associati.

Attesa la complessità del quadro emergente, la Procura promuoveva e coordinava la codelegazione delle indagini al Nucleo PEF di Frosinone della Guardia di Finanza per svolgere accertamenti più specifici, tesi a supportare quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche acquisite dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato.

La ponderosa attività di analisi delle fatturazioni e dei finanziamenti erogati dal citato istituto bancario consentiva di cristallizzare l’attività criminale del comitato d’affari in tre gruppi operativi interconnessi tra loro e di far emergere nuove condotte penalmente rilevanti.

Le indagini accertavano efficacemente la struttura, le interrelazioni e le attività illecite che si muovevano intorno alla Banca oggetto di osservazione, comprese le false intestazioni di azioni di varie società usate per arricchimenti illeciti e per turbare il mercato finanziario e immobiliare. Questo schema includeva inoltre operazioni di riciclaggio attraverso società fittizie e frodi fiscali continue ai danni dell’erario.

L’esecuzione dell’ordinanza del GIP ha imposto, per la tutela della genuinità della prova, di procedere contestualmente a molte perquisizioni ed a molteplici sequestri dei corpi di reato e delle cose/ documenti pertinenti ai reati necessari per l’accertamento dei fatti.

Le operazioni investigative sono tuttora in atto, con l’obiettivo di approfondire e verificare implicazioni e responsabilità che potrebbero emergere nel corso dell’indagine.

Fonte Polizia di Stato

FROSINONE – Polizia di Stato/Questura controlli straordinari nell’ambito dell’operazione “Alto Impatto” settimo immobile restituito all’ATER nel giro di sette mesi

FROSINONE – Nell’ambito dell’operazione di sicurezza pubblica “Alto Impatto”, sotto la direzione del Questore Dott. Domenico Condello, si è svolta una notevole attività di controllo straordinario nella provincia di Frosinone. L’attività messa in atto il 25 gennaio scorso dalla Polizia di Stato, ha mirato a intensificare le misure di sicurezza, con un focus specifico sulle zone ritenute più suscettibili a rischio criminalità.

L’operazione “Alto Impatto” ha rappresentato un esempio concreto di intervento mirato e strategico, volto a prevenire e contrastare efficacemente potenziali minacce alla sicurezza pubblica. L’azione coordinata ha compreso una serie di controlli straordinari che hanno abbracciato diverse aree e aspetti della vita pubblica.

L’attenzione si è concentrata soprattutto sulle aree identificate come vulnerabili, dove è stata rafforzata la presenza della Polizia di Stato. Questi sforzi hanno avuto lo scopo di fornire un senso di sicurezza maggiore ai cittadini, riducendo il rischio di attività criminali e aumentando la vigilanza in punti strategici.

La forza operativa ha coinvolto non solo il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, della Squadra Mobile, della Polizia Amministrativa e Sociale, dell’Anticrimine, ma anche le squadre del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, della Polizia Scientifica, specialisti della Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria e dei Cinofili di Nettuno, ognuno dei quali ha operato nell’ambito delle proprie competenze specifiche.

Un focus particolare è stato posto sulla città di Frosinone, dove le attività di polizia hanno mirato alla prevenzione e alla lotta contro i crimini predatori e allo spaccio di droga. Nello specifico, l’attività è stata concentrata su alcuni abitati popolari della città, già noti per fenomeni di illegalità diffusa, spaccio e consumo di sostanze stupefacenti. Nell’ambito di tale attività due persone sono state trovate in possesso di droga. Gli agenti hanno provveduto, in un caso, a segnalare il soggetto al Prefetto quale assuntore, come previsto dalla legislazione sulle droghe e in un altro caso, trovato l’individuo in possesso di 15,53 grammi di sostanza stupefacente tipo cocaina, un bilancino di precisione e diverse mazzette di denaro per un totale di euro 3.350,00, è scattato l’arresto. Gli operatori hanno peraltro rinvenuto, sempre nello stesso immobile, altra sostanza stupefacente tipo marijuana per un totale di 56,46 grammi, nonché diverse chiavi di accensione di veicoli di cui non veniva rivendicata la proprietà.

Questa mattina, 27 gennaio, per il soggetto in parola, c’è stata l’udienza di convalida dell’arresto, per lui il magistrato ha disposto la misura degli arresti domiciliari.

In aggiunta, nell’ambito delle continue operazioni volte a migliorare le condizioni di sicurezza e salubrità degli edifici urbani, la Polizia di Stato ha condotto un’ulteriore operazione che ha portato alla restituzione di un settimo immobile all’Agenzia Territoriale per l’Edilizia Residenziale (ATER). Gli operatori della Polizia, in collaborazione con il personale dell’ATER, hanno effettuato un dettagliato sopralluogo in un edificio che ha rivelato condizioni igienico-sanitarie fortemente compromesse, rappresentando un serio rischio per la salute e la sicurezza dei potenziali occupanti.

Di fronte a questa situazione, gli operatori della Polizia di Stato hanno ufficialmente sollecitato l’ATER, in quanto proprietaria dell’immobile, a riprenderne il pieno controllo e ad avviare senza indugi le necessarie procedure di sanificazione e sicurezza. L’obiettivo è quello di garantire che l’edificio possa essere nuovamente utilizzato in maniera sicura e conforme agli standard igienico-sanitari vigenti.

Questo intervento segna il settimo immobile recuperato e restituito all’ATER nel corso degli ultimi sette mesi, sottolineando l’impegno costante degli operatori della Polizia di Stato nel contrastare il degrado urbano e nell’assicurare ambienti di vita e di lavoro sicuri e salubri per la comunità.

Nel corso dell’operazione, inoltre, sono stati istituiti posti di controllo in vari punti strategici della città e nelle zone circostanti: via per Casamari, via Jacobucci, Piazza Pertini, Piazzale Kambo, via Aldo Moro, via Casilina, via Saragat.  L’intento quello di prevenire e contrastare attività criminali, con un’attenzione particolare anche alle principali vie di comunicazione, frequentemente usate come rotte di fuga a seguito di crimini.

I risultati di questa vasta attività condotta dalla Questura di Frosinone hanno incluso l’identificazione di 243 persone, tra cui 21 extracomunitari e 6 minori. Inoltre, sono stati controllati 160 veicoli, con l’emissione di 14 sanzioni per violazioni al codice della strada.

Questo imponente sforzo della Polizia di Stato rappresenta una testimonianza concreta dell’impegno costante nel garantire la sicurezza dei cittadini, dimostrando prontezza e efficienza nel vigilare e proteggere la comunità.

Fonte Polizia di Stato

CRONACA – Polizia di Stato/Questura di Frosinone servizi straordinari di controllo del territorio: Il report

FROSINONE – Nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio disposti dalla Questura di Frosinone, ieri, 24 gennaio 2024, gli operatori della Volante del Commissariato di P.S. di Cassino notavano, mentre transitavano nel centro cittadino, un individuo che, con fare sospetto, camminava a passo veloce con in spalla uno zaino rettangolare e allungato di colore verde militare, comunemente usato per il trasporto di armi lunghe.

Insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, che appariva alquanto agitato, gli agenti di polizia decidevano di procedere alla sua identificazione e lo invitavano a mostrare il contenuto dello zaino.

L’atteggiamento ambiguo del soggetto aveva una sua ragion d’essere dal momento che, all’interno del bagaglio in suo possesso, i poliziotti rinvenivano un coltello a lama fissa di 30 cm di lunghezza totale, con impugnatura di 12 cm e lama larga 3,5 cm, marcato “MUELA” made in Spain e un fucile ad aria compressa di marca “GAMO”, modello DELTAMAX F A 7.5, calibro 4.5 (.177), colore nero, con una scatola cilindrica grigia contenente cartucce da 4.5 mm, marca GENERAL PELLETS FOR ALGUNS RADAR.

L’individuo, con precedenti penali, non riusciva a fornire giustificazioni agli operatori circa il materiale custodito all’interno dello zaino, né era in grado di fornire documentazione relativa all’acquisto o alla certificazione del fucile ad aria compressa. Pertanto si procedeva al sequestro degli oggetti rinvenuti e il soggetto veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per le valutazioni di competenza.

Fonte Polizia di Stato