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COSTUME & SOCIETA’ – Italiani senza competenze digitali: un’azienda su due non trova personale

Le aziende di Information tecnology faticano a trovare personale con competenze digitali avanzate, anche se questo non succede solo in Italia. Le richeiste sono legate a retribuzione e bilanciamento vita privata – lavoro

ROMA – Il 54,6% delle aziende di Information Tecnology in Italia fatica a trovare personale con competenze digitali avanzate. A fronte di una media globale del 47,3%, la percentuale tocca quota 60,6% in India. Vicini a noi Spagna (52,9%), Francia (51,2%) e Germania (50,6%). Minori difficoltà di reperimento in Polonia, Turchia e Portogallo, dove il fenomeno accomuna comunque oltre un’azienda su tre (rispettivamente il 37,6%, 33,6% e 38,8%). Sono i dati che emergono dal report “IT Global HR Trends” realizzato da Gi Group Holding, multinazionale italiana del lavoro, in collaborazione con il Politecnico di Milano e la società di data intelligence INTWIG Data Management. La ricerca, condotta in 13 Paesi -Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti- ha messo in luce i principali trend delle risorse umane nelle aziende del settore IT (Information tecnology) in una fase in cui l’innovazione e lo sviluppo tecnologico stanno trasformando i modelli lavorativi e di business.

Nella ricerca di lavoro, i fattori che i candidati al settore considerano prioritari sono la retribuzione (49%), un adeguato work-life balance (31,2%) e la possibilità di ricoprire ruoli che non comportino un elevato livello di stress (21,1%). Priorità confermate anche in Italia, dove il 60% sottolinea il fattore retributivo, il 32% la conciliazione del proprio lavoro con la vita privata e il 24% mette l’accento sul contenimento dello stress. Per un lavoratore su quattro (il 25,3% a livello globale, il 24% in Italia) un importante fattore d’attrattività sono anche le opportunità di avanzamento di carriera e crescita professionale che l’azienda può offrire.

Per attrarre e trattenere talenti, le imprese potrebbero considerare in misura crescente anche l’adozione di modelli di lavoro flessibili e ibridi. Più di un lavoratore IT su tre (38%) nel nostro Paese dichiara infatti di apprezzare il lavoro in modalità ibrida, percentuale considerevolmente superiore alla popolazione complessiva dove la quota scende al 18,9%.

L’Information Technology, aggiunge la ricerca, è il settore che registra il più alto livello di soddisfazione tra i lavoratori con un punteggio globale di 8,4/10 che sale a 9,3 in Italia. Non mancano tuttavia i fattori di stress, legati soprattutto alla difficoltà di conciliazione con la vita privata (48% in Italia, 39,2% a livello globale) e ai carichi lavorativi (44% Italia, 46,6% globale), aspetti che sottolineano come il contrasto a questi fattori sia cruciale per favorire tanto l’attraction quanto la retention dei talenti nel lungo periodo. Di fronte a queste trasformazioni, l’aggiornamento delle competenze e una cultura della formazione continua diventano un fattore cruciale per garantire alle aziende un vantaggio competitivo. A questo riguardo, i professionisti IT italiani – in linea con i loro colleghi globali – si impegnano attivamente per acquisire nuove skill, in particolare seguendo corsi di formazione organizzati dal proprio datore di lavoro (32%) ma anche investendo proattivamente in iniziative di apprendimento autonome con corsi e piattaforme di formazione online (28%).

Parallelamente alle hard skill, molte aziende guardano con favore alle competenze cognitive, gestionali e tecnologiche. Il pensiero analitico è la soft skill più apprezzata a livello globale, seguita da pensiero creativo, resilienza, motivazione e curiosità.

Per il settore IT è anche essenziale lavorare per ridurre il divario di genere. In questo senso, dalla survey emerge che le aziende a livello globale stanno adottando misure per garantire alle donne pari opportunità di carriera. Tra le principali: finanziare la formazione STEM per le figlie dei dipendenti, come incentivo per le donne a entrare a far parte delle loro organizzazioni, e ospitare o contribuire a conferenze universitarie con professioniste IT di successo.

“Il settore IT è percorso da un’ondata di innovazione spinta da cinque grandi forze che stanno aprendo nuovi scenari e trasformando le strategie di business: intelligenza artificiale, analisi dei big data, cloud computing, sicurezza informatica e tecnologia 5G- dichiara Elisabetta Paddeu, Division Manager ICT di Gi Group- il nostro Report, frutto di un’ampia ricerca condotta a livello globale, ha esaminato l’impatto di questi cambiamenti sui modelli di lavoro così come sulle carriere, i ruoli e le competenze nelle aziende del comparto. Uno dei risultati più significativi concerne le aspettative dei lavoratori e dei potenziali candidati: oggi, tra le priorità dei professionisti IT osserviamo infatti un’esigenza crescente di equilibrio tra vita professionale e personale, così come di far parte di un’azienda attenta al benessere dei dipendenti e di accedere a opportunità di formazione continua, particolarmente importante data la rapida evoluzione delle tecnologie. Comprendere e soddisfare le nuove aspettative dei lavoratori sarà fondamentale per affrontare la sfida del gap di competenze, trattenere i talenti e migliorare la competitività aziendale. In questo scenario le funzioni HR hanno il compito cruciale di leggere il cambiamento e guidare le loro organizzazioni nella nuova era tecnologica”.

 Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

ARCE – Digitalizzazione e informazione: al comune di Arce prende il via il progetto con i servizi scolastici

ARCE – Con i servizi scolastici prende il via il progetto di digitalizzazione ed informatizzazione del Comune di Arce. Da lunedì scorso, 5 settembre, è attivo il sito internet https://arce.servizipa.online, su cui è possibile registrarsi e quindi compilare i moduli di iscrizione per la refezione scolastica e lo scuolabus.

L’Amministrazione Comunale di Arce, grazie al lavoro svolto dall’Assessorato alla Innovazione Tecnologica, con la collaborazione dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione, ha avviato un programma di informatizzazione dei servizi che a partire da quelli scolastici, interesserà gradualmente quasi tutti gli ambiti di competenza dell’Ente.

«Il fine – ha detto il Sindaco di Arce Luigi Germani – è quello di snellire le procedure e soprattutto agevolare il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Grazie a questi interventi – ha aggiunto Germani – i genitori non dovranno più recarsi in municipio per iscrivere i propri figli alla mensa e allo scuolabus. Basterà registrarsi ed inserire i propri dati personali e reddituali e poi attendere la validazione della domanda con la comunicazione dell’importo da pagare in base alla propria fascia di reddito. Anche i pagamenti, nel giro di breve, saranno telematici ed eseguibili direttamente dal proprio personal computer o smartphone».

«È solo l’inizio di un processo che ci porterà tra qualche anno a poter gestire tutti i rapporti tra comune e cittadino in maniera telematica». Ha spiegato l’Assessore alla Innovazione Tecnologica Alessandro Proia. «Il nostro comune – ha ripreso – è un po’ in ritardo nella gestione della cosiddetta transizione digitale. Per troppo tempo non si è creduto abbastanza nelle potenzialità della digitalizzazione della pubblica amministrazione. Quei pochi servizi introdotti finora si sono rilevati degli adempimenti imposti dalla legge con quasi nessuna utilità concreta. Ora, grazie al lavoro degli uffici, al coinvolgimento di alcuni consulenti informatici e ai finanziamenti ricevuti, partiranno una serie di servizi pubblici digitali facilmente utilizzabili, sicuri e di qualità».

Per gli utenti che dovessero avere difficoltà è possibile, in questa prima fase, ricevere assistenza da personale messo a disposizione dal Comune di Arce, previo appuntamento da richiedere telefonicamente allo 0776.524103 int. 4 o via mail a: ufficio.segreteria@comune.arce.fr.it