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SANITA’ / ROCCADARCE – Ha rischiato la vita per il Covid: il racconto di Lucio

ROCCA D’ARCE – Una lunghissima degenza, è stato anche in coma. «Ringrazio il dottor Fabrizi, è solo grazie a lui se oggi sono qui. Mi ha salvato la vita»

Lucio, sessantenne di Rocca d’Arce, ha rischiato la vita mesi fa per il covid-19. Per lui una lunghissima degenza, ricoverato qualche giorno all’ospedale “Fabrizio Spaziani” di Frosinone, poi un paio di mesi in una struttura romana. È stato anche in coma. Poi la degenza a casa, ancora per tanti mesi.

Ma se può raccontare la sua storia, e soprattutto dire di avercela fatta ed essere scampato al pericolo, è grazie soprattutto a un dottore, Piero Fabrizi del reparto di Malattie Infettive dello “Spaziani” del capoluogo, che «si è distinto per tempestività. Sono arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Frosinone con una polmonite bilaterale interstiziale – racconta Lucio – Sono stato ricoverato, quindi, nel reparto di Malattie infettive. Ma a distanza di qualche giorno la situazione non è migliorata. Il dottor Fabrizi ha compreso che la mia situazione clinica era molto seria e si è subito attivato per farmi trasferire in una struttura più indicata per le cure di cui necessitavo. Mi ha salvato la vita. E per questo voglio ringraziarlo, perché se sono qui è grazie al suo intuito, alla sua professionalità ed esperienza. Le strutture sanitarie necessitano di figure qualificate che prendono coscienza di eventuali criticità e provvedano subito per cercare di risolverle. Sono stato diversi mesi in ospedale, anche la ripresa è stata molto lunga ma non posso non ringraziare, lo farei miliardi di volte, il dottore Fabrizi che ha capito quanto fosse grave il mio stato di salute».

Fonte Ciociaria Editoriale Oggi

POLITICA – Aeroporto civile di Frosinone: “La spinta che serve per il rilancio del nostro territorio”, Gianluca Quadrini, sostiene ancora una volta la realizzazione del progetto

FROSINONE – “La spinta che serve per il rilancio del nostro territorio” con queste parole, il Presidente del Gruppo Provinciale di Frosinone della Lega e delegato alle attività produttive Anci Lazio, Gianluca Quadrini aveva affermato, già tempo fa, il suo sostegno per la realizzazione dell’aeroporto di Frosinone. Con la notizia che l’Enac presenterà sul tavolo del ministro Giovannini un piano straordinario che indica lo scalo civile a Frosinone, il Presidente dichiara in una nota: “Ritorno sull’argomento con le stesse idee e convinzioni espresse più volte in precedenza. La realizzazione dell’aeroporto civile nel nostro capoluogo di provincia è un dibattito aperto da tempo. Ed io ho sempre sostenuto ed appoggiato questa grande opportunità per il nostro territorio. Avere un’infrastruttura di questo livello significherebbe dare a tutta la provincia la spinta per poter finalmente ripartire.”  Come ha già sostenuto in più comunicati, il Presidente Quadrini, sottolinea la grande opportunità, in termini economici e di sviluppo, chel’intera provincia di Frosinone potrebbe avere. “Si tratta di un’opportunità di crescita e di sviluppo a livello occupazionale, di infrastrutture, del turismo e di tutto l’indotto della provincia. Senza tralasciare il fatto che si andrebbero a sfruttare delle risorse che fino ad oggi sono passate in secondo piano. Inoltre, non dimentichiamoci che, abbiamo dalla nostra parte due importanti elementi che agevolerebbero la realizzazione del progetto, e cioè la posizione strategica del nostro capoluogo a breve distanza dalla capitale, in prossimità di infrastrutture come il casello autostradale e la rete ferroviaria, vicino l’importante polo industriale del basso Lazio, e l’esistenza di un luogo già operativo per poter ospitare l’aeroporto; il Moscardini. Sono fermamente convinto che per il nostro territorio la presenza dell’aeroporto sarebbe valore essenziale per le strategie politiche e di sviluppo economico per cui non possiamo assolutamente perdere questa grande occasione”.

FROSINONE/CRONACA – Bimbo morto per Covid, Asl Frosinone: “118 allertato, ma piccolo non trasportabile”

L’azienda sanitaria spiega i motivi per cui il piccolo di 10 anni deceduto all’ospedale Spaziani non è stato trasferito d’urgenza a Roma

“Il rapido peggioramento delle condizioni cliniche non ha consentito il trasferimento in quanto il paziente non era stabilizzato e quindi non era trasportabile”. La Asl di Frosinone chiarisce così i motivi per cui il bimbo di dieci anni morto all’ospedale Spaziani di Frosinone, dove era stato ricoverato in seguito a una crisi respiratoria dovuta al Covid, non è stato trasportato d’urgenza nella Capitale. Sul decesso i genitori hanno sporto denuncia, dopo aver chiesto con insistenza di trasferire il bambino nella Capitale.

LA NOTA DELL’AZIENDA SANITARIA: RAPIDO PEGGIORAMENTO CONDIZIONI
“Il bambino è giunto in Pronto soccorso accompagnato dai genitori, è stato sottoposto a triage con l’attribuzione di un codice verde e l’esecuzione di un tampone, risultato positivo”, è la ricostruzione della Asl. “È stato inviato immediatamente in pediatria in continuità di pronto soccorso, secondo le procedure aziendali, visitato dal pediatra che ha rilevato un rapido peggioramento delle condizioni cliniche e ha provveduto a chiamare gli anestesisti”. Nel frattempo, “era stato anche allertato il 118 per il trasferimento di competenza (avvenuto in altre occasioni anche con elisoccorso). Il rapido peggioramento delle condizioni cliniche non ha consentito il trasferimento in quanto il paziente non era stabilizzato e quindi non era trasportabile. Il decesso è intervenuto in breve tempo, nonostante l’equipe medica intervenuta abbia effettuato le necessarie manovre di rianimazione. La stessa equipe medica, dopo aver constatato il decesso, ha chiesto il riscontro autoptico diagnostico per determinare le cause della rapida morte del bambino”.

“RESTA IL DOLORE PER LA PERDITA”
“Oggi stesso- precisa la nota- si è svolto un audit interno per verificare e rendere disponibili le informazioni circostanziate relative ai fatti, gli orari precisi e il percorso assistenziale seguito da ogni singolo sanitario intervenuto. Resta il dolore per la perdita di una giovane vita che non si è potuta evitare, ma l’ASL si è resa disponibile fin da subito a fornire alla magistratura ogni elemento per accertare le reali cause del tragico evento“, conclude il documento.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it