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METEO – Vento forte su tutta Italia: ecco cosa non fare per evitare pericoli

I consigli della Protezione Civile di Roma Capitale

ROMA – La Protezione Civile di Roma Capitale raccomanda di adottare comportamenti di autoprotezione per prevenire i rischi associati al forte vento previsto in queste ore.

Evitare la pratica di attività sportive, l’attraversamento e la sosta nelle aree verdi e nei parchi per il possibile verificarsi di rotture di rami, anche di grandi dimensioni, o cadute di alberi. Si invita alla massima cautela nell’avvicinarsi alle zone costiere e ai litorali, evitando di sostare su pontili e moli. In generale evitare, se possibile, di rimanere all’aperto, specie nelle zone maggiormente esposte al vento e scegliere una posizione riparata vista la possibile caduta di oggetti. Fare attenzione anche alle strutture mobili, come tendoni, gazebo, impalcature, strutture espositive o commerciali temporanee, che potrebbero non tenere in caso di forti raffiche.

Inoltre, è necessario guidare con cautela le automobili e i motoveicoli, per evitare possibili sbandamenti, e all’occorrenza fermarsi. Prestare particolare attenzione nei tratti stradali esposti, come quelli all’uscita dalle gallerie e nei viadotti. Infine, particolare prudenza se si è alla guida di furgoni, mezzi telonati e caravan, che possono essere letteralmente spostati dalle raffiche di vento anche quando l’intensità non raggiunge punte molte elevate. Per informazioni sulle buone prassi consultare il sito, il canale Whatsapp e i canali social di Roma Capitale.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

DELITTO MOLLICONE – Arce, riaperto il processo per l’omicidio di Serena Mollicone

Per ora è stato deciso di ammettere i consulenti tecnici, poi si valuteranno possibili testimoni ‘laici’

ROMA – Processo per la morte di Serena Mollicone, riapre l’istruttoria dibattimentale. Lo hanno deciso i giudici della Corte d’assise d’appello di Roma, dopo circa un’ora di camera di consiglio. Riapre quindi il processo per la morte di Serena Mollicone, la 18enne di Arce, provincia di Frosinone, scomparsa l’1 giugno del 2001 e ritrovata senza vita due giorni dopo in un bosco a pochi chilometri di distanza da casa. Per la sua morte sono indagati l’ex maresciallo dei Carabinieri della Caserma di Arce Franco Mottola che, secondo l’accusa, non ha svolto il compito di garanzia in quanto comandante, avrebbe aiutato il figlio Marco e non avrebbe evitato il delitto; il figlio Marco, che avrebbe colpito Serena, facendola sbattere contro la porta incriminata; la moglie di Mottola, Anna Maria; il maresciallo Vincenzo Quatralel’appuntato scelto Francesco Suprano. Il 15 luglio del 2022 il Tribunale di Cassino ha assolto tutti, azzerando 16 mesi e 50 sentenze che evidentemente non sono bastate a svelare il mistero di 22 anni fa.

Per ora è stato deciso di ammettere i consulenti tecnici, poi si valuteranno possibili testimoni ‘laici’. Le difesa dei Mottola avevano definito le richieste inaccettabili, inammissibili e intempestive. Il Pg aveva invece richiesto l’ammissione di 44 testimoni e di una perizia robotica sulla botta che ha provocato il buco sulla porta, all’interno di uno degli appartamenti della caserma di Arce, dove Serena sarebbe stata colpita prima di essere abbandonata sul luogo del ritrovamento. Già decisa la data per la prossima udienza, ovvero il 20 novembre. Per le altre, possibili il 7, il 14 e il 21 dicembre.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

ITALIA – Da dicembre il passaporto alle Poste. A febbraio anche la carta d’identità

Tutto questo sarà possibile nei 7.000 Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti grazie al Progetto Polis di Poste Italiane

ROMA – Dal mese di dicembre il passaporto negli uffici postali e da febbraio anche la carta d’identità elettronica. Tutto questo sarà possibile nei 7.000 Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti grazie al Progetto Polis di Poste Italiane. “A dicembre anche l’ufficio postale erogherà il passaporto e il prossimo obiettivo è a febbraio il rilascio della carta d’identità elettronica e i servizi delle Agenzie delle Entrate“, ha detto il condirettore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, al TG Poste.

COS’È IL PROGETTO POLIS

È il progetto ideato da Poste Italiane per fare degli Uffici Postali una Casa dei servizi digitali, uno Sportello Unico che renderà semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione in 7.000 Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti.

I cittadini potranno richiedere certificati anagrafici e di stato civile, la carta d’identità elettronica, il passaporto, il codice fiscale per i neonati, certificati previdenziali e giudiziari, e numerosi altri servizi che si aggiungono a quelli postali, finanziari, logistici, assicurativi e di telecomunicazione.

Con il Progetto Polis i cittadini potranno richiedere i certificati allo sportello, utilizzare i totem e gli ATM operativi 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Polis contribuirà anche ad una maggiore efficienza energetica e darà slancio alla mobilità verde attraverso l’installazione di 5 mila colonnine di ricarica per i mezzi elettrici e di 1.000 impianti fotovoltaici. Il progetto, approvato con il Dl 59/2021, e finanziato con 800 milioni di euro di fondi nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNNR, darà anche un nuovo volto ai 7.000 Uffici Postali dei piccoli centri per renderli più accoglienti e trasformarli in Sportello Unico digitale di prossimità attivo 24 ore su 24.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

COSTUME & SOCIETA’ – Volano gli ordini di pasta in Italia, +82%. La regina è la carbonara

Nella Top 5 figurano anche la pasta al ragù alla bolognese, la cacio e pepe, la tradizionale pasta al pomodoro e l’amatriciana

ROMA – La pasta è senza dubbio uno dei piatti simbolo che meglio rappresenta l’italianità nel mondo. Attraverso i suoi primi piatti iconici come la carbonara, l’amatriciana, al pomodoro o al ragù, la tradizione gastronomica italiana ha superato ogni confine, entrando nelle cucine e nelle preferenze di tanti Paesi nel mondo. Nell’ultimo anno, in Italia, sulla piattaforma Deliveroo è stata ordinata una quantità di piatti di pasta pari alla distanza autostradale tra Milano e Firenze.

Ma la passione per la pasta va anche oltre i confini nazionali e unisce popoli e culture. Così, in occasione del ‘World Pasta Day’, che si celebra il prossimo 25 ottobre, Deliveroo, una delle principali piattaforme dell’online food delivery, ha compiuto un vero e proprio giro del mondo del gusto, raccogliendo tendenze, abitudini e preferenze in alcuni dei mercati in cui è presente.

In Italia, nel secondo trimestre di quest’anno, gli ordini di pasta sono aumentati di circa l’82% rispetto allo stesso periodo del 2022. La cucina romana è ben radicata nelle preferenze degli italiani che ordinano su Deliveroo. Infatti, nella Top 5 delle ricette di pasta più ordinate trionfa la carbonaraseguita dal ragù alla bolognese e dalla cacio e pepe. Chiudono la classifica la tradizionale pasta al pomodoro e l’amatriciana.
La città con la più alta percentuale di ordini di pasta, rispetto al volume totale degli ordini, è Merano. A seguire, nell’altra estremità della penisola, c’è Gela. Al terzo posto Alghero, con Padova Aosta che chiudono la Top 5.

DAL REGNO UNITO AL KUWAIT: ECCO COME SI MANGIA LA PASTA ALL’ESTERO

La tradizione italiana va forte anche nel resto del mondo, dove il contesto offre sempre spazi di creatività, a volte anche estremi. Tra i piatti di pasta preferiti nel Regno Unito viene premiata la genuinità della tradizione italiana. Nelle prime cinque posizioni, al primo posto c’è il gusto semplice della pasta al pomodoro, seguita dalle lunette ai quattro formaggi, pasta alla crema di funghi. Poi l’italo-americana pasta & meatballs, che precede quella al ragù alla bolognese.

Londra, Manchester, Birmingham, Bristol e Brighton sono tra le prime cinque città che registrano la maggior percentuale di ordini di pasta rispetto al volume totale degli ordini.

I francesi, con una tradizione culinaria ben radicata, si lasciano andare ad alcune leggere modifiche delle ricette italiane. Nella lista delle preferenze fanno infatti la propria comparsa una pasta fresca fatta in casa con crema di tartufo, penne gratinate con salsa napoletana, mozzarella e parmigiano e linguine alla carbonara alla Parisienne, con crema di parmigiano, pancetta fritta, uova, erba cipollina e pepe.
Nella classifica delle città transalpine con più ordini non c’è la capitale Parigi, ma Boulogne-sur-Mer, Argentan, Freyming-Merlebac, Beauvais e Calais.

Per i belgi ordinare pasta su Deliveroo significa carbonara, bolognese, pasta ai frutti di mare e ai quattro formaggi. Le città con più ordini sono Aalst, Mechelen, Louvain-La-Neuve, Ghent e Brugge.
Nei Paesi mediorientali non perde quota l’indiscussa presenza della pasta Alfredo che, sebbene di origini romane, rimane un simbolo della pasta italiana nel mondo. Così in Kuwait, come negli Emirati Arabi, alcune ricette, compresa quella della pasta Alfredo, sono state rivisitate e adattate ai gusti locali.
In Kuwait si registrano preferenze per la pasta all’insalata con pollo, pasta con funghi e pollo e una rivisitazione della pasta Alfredo con pollo grigliato. Negli Emirati Arabi Uniti al primo posto ci sono le penne all’Alfredo con aggiunta di pollo, seguite da rigatoni alla bolognese, lasagne classiche e penne rosa con pomodoro e panna. Dubai e Abu Dhabi sono le città con la maggiore percentuale di ordini di pasta, sul volume totale degli ordini.

Hong Kong e Singapore le influenze e i gusti locali si sposano con alcuni dei piatti più tradizionali della cucina italiana: nella classifica dei piatti di pasta più ordinati, gli spaghetti aglio e olio, il ragù alla bolognese e le conchiglie al pesto di basilico con un mix di noci e pecorino si alternano a ricette come la carbonara con pollo e uovo alla coque giapponese, le pappardelle all’uovo con un sugo di pomodoro e manzo con carote, porri e cipolle, servite con prezzemolo italiano e un goccio di vino rosso, e gli spaghetti alla napoletana con cervelat, una salsiccia di origine svizzera.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

METEO – Addio estate, crollo delle temperature e nubifragi: ecco dove e quando

ROMA – L’anticiclone afro-mediterraneo, responsabile nei giorni scorsi di svariati record di temperatura massima mensile, nel corso del fine settimana inizierà a sgonfiarsi lungo il suo bordo settentrionale, permettendo così l’arrivo sul Paese delle prime perturbazioni autunnali.” – lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Manuel Mazzoleni che aggiunge – “L’avvicinarsi di una prima perturbazione favorirà, tra venerdì e sabato, la formazione dei primi piovaschi tra Liguria, alta Toscana, Alpi ed estremo Nordest, mentre domenica piogge e rovesci più frequenti sono attesi tra Nordest, Toscana, Umbria e Marche, localmente anche tra Lazio, Abruzzo, Liguria, Alpi occidentali e Lombardia”.

PROSSIMA SETTIMANA DI STAMPO PIU’ AUTUNNALE, SPECIE AL CENTRO NORD

“La perturbazione del weekend sarà, tuttavia, solo l’antipasto del cambiamento che nel corso della nuova settimana interesserà a più riprese il Centro Nord Italia” – avverte inoltre Mazzoleni di 3bmeteo.com – “La nostra Penisola risentirà infatti dall’azione congiunta di una circolazione depressionaria in avanzamento dall’Iberia e di correnti più fredde in arrivo da Nordest, pilotate da un robusto campo di alte pressioni in rinforzo tra l’Europa centrale e i Paesi Scandinavi.”

TEMPERATURE IN CALO ANCHE DI 15 GRADI AL CENTRO NORD, ANCORA CALDO ESTIVO AL SUD

 “Proprio quest’ultime faranno calare in maniera decisa le temperature al Centro Nord con valori che in poco tempo passeranno da sopra a tratti persino sotto le medie di riferimento” – prosegue Mazzoleni di 3bmeteo.com – “Nel dettaglio: se sino a domenica le massime potranno ancora raggiungere i 25-28°C, entro metà della prossima settimana faticheremo a toccare i 14/16°C al Nordovest, i 17/20°C tra Nordest e regioni centrali.“ “ Per contro – prosegue il meteorologo di 3bmeteo – il Sud dovrà ancora pazientare almeno sino alla fine della prossima settimana, quando piogge e rovesci dovrebbero iniziare ad interessare anche il comparto meridionale dello Stivale. Fino ad allora, stante anche l’afflusso di correnti calde sudoccidentali, le temperature si manterranno ancora su valori estivi con massime a tratti anche prossime o superiori ai 30°C.”

“Per quanto concerne le piogge” – conclude Mazzoleni – “le precipitazioni più intense sono attese tra lunedì e martedì al Centro, tra mercoledì e giovedì anche al Nord con rischio locali nubifragi su Liguria, Tirreniche settentrionali, Alpi e Prealpi. Si tratta comunque di una linea di tendenza generale; per ulteriori dettagli seguiranno aggiornamenti”.

 Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

AMBIENTE & METEO – Il caldo non molla, ma da metà mese arriva l’autunno con piogge e calo termico

Il caldo eccezionale ha interessato anche la Spagna con picchi di 38°C, l’Inghilterra, la Svizzera, l’Austria e la Slovenia

BOLOGNA – “L’anticiclone africano non molla, dopo quelli di domenica sono attesi nuovi record di caldo su mezza EuropaDa metà mese avanza l’autunno col ritorno di pioggia e calo termico”, fa sapere 3bmeteo.com. “La nuova settimana sarà praticamente estiva sull’Italia per via dell’anticiclone sub tropicale che continuerà a stazionare su mezza Europa; si prolunga così questa fase anomala con caldo eccezionale. Dopo quelli di domenica, nuovi record di caldo sono attesi fino a martedì con le piogge autunnali ancora rimandate”.

La nuova eccezionale ondata di caldo per il periodo ha iniziato ad estendersi verso l’Italia dopo aver portato il caldo record su Francia, Spagna e Inghilterra. Domenica sul Nord Italia le temperature hanno raggiunto picchi elevati per ottobre con punte di 32-34°C. I record del mese sono stati battuti a Piacenza, Torino, Bologna, Cuneo tanto per citarne alcuni. “Non si può parlare di ‘ottobrata’- prosegue – perché questa si riferisce ad una fase stabile e con temperature miti ma di breve durata. Qui invece siamo di fronte proprio ad una situazione anomala, tipicamente estiva, sia per intensità che per durata. Le temperature sono anche superiori ai 10-12°C rispetto alle medie tipiche del periodo”.

ANCORA ONDATE DI CALORE

È impressionante la sequenza di ondate di calore che stanno colpendo l’Europa occidentale, in particolare la Francia dove domenica numerosissimi sono stati i record mensili di temperature battuti, anche con ampio margine. Questa ondata di caldo si aggiunge alle altre che almeno da due mesi si ripropongono sulla Nazione. Il caldo eccezionale ha interessato anche la Spagna con picchi di 38°C, l’Inghilterra, la Svizzera, l’Austria e la Slovenia dove anche le temperature notturne, sopra i 20°C sono state ben superiori alle temperature medie massime. L’anticiclone estivo tenderà ad attenuarsi da metà settimana in concomitanza di un primo calo delle temperature; ma il cambiamento vero e proprio non sarà immediato e bisognerà aspettare la metà del mese quando è atteso un avanzata verso sud del treno di perturbazioni ed il ritorno delle piogge ad iniziare dal Nord Italia con temperature in ulteriore diminuzione, concludono da 3bmeteo.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

EVENTI – Vajont, Mattarella visita il cimitero delle vittime: “La tragedia reca pesanti responsabilità umane”

Il capo dello Stato ha partecipato al 60esimo anniversario del disastro della Diga avvenuto il 9 ottobre del 1963

ROMA – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha visitato il Cimitero monumentale delle vittime del Vajont, a Fortogna, nel comune di Longarone. Il capo dello Stato oggi partecipa alla commemorazione del 60esimo anniversario del disastro della Diga avvenuto il 9 ottobre del 1963 in cui morirono 1917 persone, tra cui 487 bambini.
“Oggi ci troviamo in un Parco, quello delle Dolomiti Friulane che, nella bellezza di questi luoghi dedica, doverosamente, percorsi alla memoria. Siamo di fronte a due quadri: questo paesaggio, quello delle Prealpi Carniche. E la diga, creazione artificiale. Entrambi, oggi, silenti monumenti alle vittime, a quelle inumate nei cimiteri, a quelle sepolte per sempre nei greti dei corsi d’acqua, sulle pendici: donne, uomini, bambini. Cinquecento bambini. Immenso sacrario a cielo aperto che si accompagna al Cimitero di Fortogna, mausoleo nazionale. Riflettiamo: la frana, la sparizione, nel nulla, di un ambiente, di un territorio, di tante persone. La cancellazione della vita. Sono tormenti che, tuttora -sessant’anni dopo – turbano e interrogano le coscienze”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, partecipando alla commemorazione del 60esimo anniversario del disastro del Vajont.
“TRAGEDIA RECA PESO PESANTI RESPONSABILITÀ UMANE”
“Le Nazioni unite hanno classificato questo evento come uno dei più gravi disastri ambientali della storia che sia stato provocato dall’uomo. Per questa ragione, il 9 ottobre, è stato indicato dal Parlamento ‘Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall’uomo’. La tragedia che qui si è consumata reca il peso di pesanti responsabilità umane, di scelte gravi che venivano denunziate, da parte di persone attente, anche prima che avvenisse il disastro. Assicurare una cornice di sicurezza alla nostra comunità significa saper apprendere la lezione dei fatti e sapere fare passi avanti”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, partecipando alla commemorazione del 60esimo anniversario del disastro del Vajont.

Il disastro panoramica


VAJONT. MATTARELLA: UOMO È PARTE DELLA NATURA MA NON DEVE DIVENIRNE NEMICO
“L’interazione dell’uomo con la natura è parte dell’evoluzione della natura stessa. Perché l’uomo è parte della natura, ma non deve divenirne nemico. Non si tratta di un tema di esclusivo carattere ecologico. Ce lo ha ricordato anche Papa Francesco nella sua recentissima esortazione. Si tratta di saper porre attenzione e saper governare, con lungimiranza, gli squilibri che interpellano, mettendo in discussione, l’umanità stessa e i suoi destini”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, partecipando alla commemorazione del 60esimo anniversario del disastro del Vajont.
VAJONT. MATTARELLA: L’UOMO SI RICONCILI CON NATURA CHE LO OSPITA
“Sui luoghi della tragedia, il giorno dopo svettava, solitario, a Pirago, il campanile della chiesa di san Tomaso apostolo. Il tempo non diluisce il dolore, ma quel campanile, oggi restaurato, appare, nella sua solitudine, quasi simbolo della resilienza di questi luoghi e della sua gente. Gente di paesi che, come ha ricordato il sindaco Padrin, hanno voluto tornare alla vita. Come hanno sottolineato, con ammirazione, anche i presidenti Fedriga e Zaia. Di chi – insieme allo strazio della perdita dei propri cari, della propria casa, dei propri averi – si è trovato di fronte a una scelta angosciante: andarsene o ‘resistere’. Esperienze che ritroviamo nei dialoghi di un sopravvissuto di Erto, Mauro Corona, nel suo ‘Quelli del dopo’. Quel che li ha guidati – e che deve muoverci – è l’ansia di riconciliarci con il mondo che ci ospita, con la natura e l’ambiente in cui siamo immersi. Perché i disastri cambiano i luoghi ma il futuro delle loro popolazioni dipende anche dalla resistenza di coloro che, come i valligiani di questi luoghi, non hanno ritenuto di arrendersi”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, partecipando alla commemorazione del 60esimo anniversario del disastro del Vajont.

Cimitero Longarone


VAJONT. MATTARELLA: OCCUPARSI DELL’AMBIENTE, RISPETTARLO, È GARANZIA DI VITA
“Vogliamo sforzarci, oggi, di immaginare di specchiarci anzitutto negli occhi di coloro che non ci sono più; che, quando giunsero gli Alpini, non c’erano più. Negli occhi dei soccorritori. Negli sguardi severi dei sopravvissuti. Negli occhi di chi oggi è, qui, depositario di questi territori. Per poter dire che la Repubblica non ha dimenticato. Per poter dire che – come ha esortato il presidente Zaia – riuscire ad assicurare condizioni di sicurezza è garanzia di giustizia – come richiede il buon governo – rimane obiettivo attuale e doveroso nella nostra società. Perché occuparsi dell’ambiente, rispettarlo, è garanzia di vita”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, partecipando alla commemorazione del 60esimo anniversario del disastro del Vajont.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

ITALIA – Sicurezza stradale: aumentano i controlli nei fine settimana. La Polizia di Stato impegnata su tutto il territorio nazionale

Da oggi e fino al 19 novembre, Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada, le donne e gli uomini della Stradale insieme ai medici della Polizia di Stato, saranno impegnati durante i fine settimana, su tutto il territorio nazionale, in una vasta attività di controllo e prevenzione.

L’obiettivo sarà quello di scoraggiare e prevenire la guida in stato di alterazione che continua a rappresentare una delle principali cause di incidente.

Un focus presentato ieri nella sala Planisfero del ministero dell’Interno, in occasione della conferenza stampa di presentazione dei servizi di contrasto alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti ha evidenziato come i dati sulle morti da incidente stradale non siano crollate negli ultimi anni e come la distrazione, tra i conducenti più giovani, sia la causa principale degli incidenti (30,2%).

L’Italia ha aderito a un progetto mondiale ed europeo finalizzato al dimezzamento del numero di morti causati da incidenti stradali entro il 2030 ed azzeramento degli stessi entro il 2050.

In questa direzione, sono fisiologicamente orientati gli sforzi della Polizia stradale che ha posto l’attenzione in particolare alle giovani generazioni.

Fonte Polizia di Stato