Tag: Polizia di Stato

SPORT & EVENTI – Il Frosinone Calcio alla festa della Polizia di Stato al Parco Matusa

FROSINONE – Lo Stadio della Storia giallazzurra, i gradoni della Tribuna che raccontano nel loro maestoso e meritato silenzio decenni di calcio, le vittorie, le gioie e i dolori ma soprattutto i trionfi del Frosinone, l’ingresso nell’Olimpo del calcio italiano. Oggi il Parco Matusa è lo scenario della 172.a Festa della Polizia di Stato, con il Club tra gli invitati speciali alla manifestazione. Presenti il presidente Maurizio Stirpe, dirigenti e collaboratori, il tecnico Eusebio Di Francesco e il capitano Luca Mazzitelli. A fare gli onori di casa il questore di Frosinone, dottor Domenico Condello. Schierato davanti a lui il picchetto d’onore ha accolto l’arrivo del Prefetto di Frosinone, Sua Eccellenza dottor Ernesto Liguori. In tribuna le massime autorità civili e religiose della provincia e il sindaco del Capoluogo, Riccardo Mastrangeli. Dopo la lettura del messaggio di felicitazioni da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il dottor Condello nel suo discorso ha ringraziato il presidente Stirpe (“grazie alla sua sensibilità, lo saluto affettuosamente…”) e il Frosinone Calcio. A presentare l’evento Claudia Conte, giornalista e conduttrice televisiva, alla sua seconda presenza consecutiva alla Festa e la dottoressa Chiara Perna della Polizia di Stato.

Il Questore ha voluto ricordare – sottolineandolo nella sua ampia e dettagliata relazione che ha toccato i temi della forte e radicata presenza di legalità e sicurezza sul territorio – il rapporto di collaborazione con la Società giallazzurra, la fattiva e solida presenza della Polizia di Stato nel Progetto Experience, nel ‘Frosinone Sale in Cattedra’ ed ‘Experience Solidale.

Sono saliti poi sul palco tra gli applausi il tecnico Di Francesco e il capitano Mazzitelli, accompagnati dal Questore. Accolti da un tifo da stadio dai tanti ragazzi delle Scuole invitati. E da loro – poi omaggiati da due bellissimi bambini in divisa da poliziotti – un bel contributo alla festa della Polizia. “Sono onorato di essere qui, ringrazio tutti i presenti. È un momento molto bello, presenziare alla Festa della Polizia – le parole del tecnico giallazzurro -. E faccio i miei complimenti al dottor Condello per la eccellente comunicazione del lavoro svolto dalla Polizia di Stato. Io dico sempre ai miei ragazzi che l’ordine regola, il disordine ‘disregola’. Le regole sono importanti nella vita di ogni giorno esattamente come lo sono nel nostro gruppo di lavoro, nello sport. Perché insegna ai ragazzi la disciplina, il comportamento, il rispetto reciproco, condividere emozioni, sorrisi, gioie e dolori. Prima riflettevo su un aspetto, l’importanza che abbiamo nell’ambito sociale. Nel disagio, nelle difficoltà generali, noi siamo quelli che riescono a dare anche un sorriso. Per quello che mi auguro da allenatore del Frosinone di poter dare un grande sorriso alla gente, a quelli che ne hanno bisogno, ad un popolo che ci segue sempre con effetto”.

“Sicuramente lo sport, fin da bambino – ha detto Mazzitelli – mi ha aiutato a crescere, mi ha insegnato quelle regole che poi ti accompagnano nel percorso della vita: le regole, l’impegno, i sacrifici ed anche la fatica necessaria a raggiungere i traguardi, la costanza. Tutte queste cose lo Sport le insegna, è la migliore scuola della vita”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

EVENTI/FROSINONE – Polizia di Stato: la Consegna dell’Olio di Capaci per la Santa Messa Crismale

FROSINONE – La Polizia di Stato ha consegnato l’olio di Capaci, nell’ambito di un’iniziativa, a livello nazionale, promossa dalla Questura di Palermo e dall’Associazione Quarto Savona 15. In particolare, la Questura di Frosinone si è fatta promotrice dell’iniziativa, affinché l’olio possa essere consacrato durante la Santa Messa Crismale e pertanto il Questore di Frosinone, dr. Domenico Condello, ha consegnato le ampolle di olio a S.E. Ambrogio Spreafico, Vescovo di Frosinone – Veroli – Ferentino e Anagni – Alatri, e a S.E. Gerardo Antonazzo, Vescovo della Diocesi di Sora – Cassino – Aquino e Pontecorvo e all’Abate di Montecassino Rev. Dom Luca Fallica.

A pochi passi dallo svincolo di Capaci, dove avvenne la strage in cui morirono per mano mafiosa il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, sorge il giardino, inaugurato il 23 maggio 2017, in cui insistono diverse piante di ulivo, da cui viene ricavato l’olio consegnato alle Diocesi per la Santa Messa Crismale di consacrazione.

Da quegli ulivi, è iniziato un percorso di rinascita curato dalla Questura di Palermo e dall’Associazione Quarto Savona 15 (sigla radio dell’auto di scorta), sostenuta da Tina Martinez Montinaro, vedova del capo scorta.

Su questo terreno sono stati piantati numerosi alberi di ulivo, ciascuno dedicato ad una persona delle Istituzioni caduta per mano mafiosa.

Fonte Polizia di Stato

CRONACA – Operazioni straordinarie della Questura di Frosinone: Intensificazione dei Controlli nel Capoluogo

FROSINONE L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Frosinone, nell’ambito dei servizi di controllo straordinario del territorio volti ad intensificare l’attività di prevenzione e repressione dei reati di natura predatoria e delle fattispecie penalmente rilevanti legate al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, nei giorni scorsi, ha proceduto ad effettuare mirati controlli nei pressi di un noto caseggiato popolare del capoluogo ciociaro.

Nel corso di una ispezione veniva rinvenuta sostanza stupefacente del tipo cocaina occultata nelle aree comuni del fabbricato, pertanto i poliziotti procedevano al sequestro.

Inoltre, nella giornata di ieri, ulteriori controlli sono stati effettuati lungo le vie del centro cittadino con l’ausilio dell’unità cinofila antidroga al fine di contrastare fenomeni legati al consumo degli stupefacenti.

Nel corso delle predette attività, il personale delle Volanti rintracciava un soggetto di nazionalità rumena, che si scopriva essere destinatario di un ordine di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Cassino, risultando a suo carico una sentenza definitiva di condanna per la fattispecie di furto aggravato.

I poliziotti hanno proceduto ad identificare l’uomo che veniva tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Frosinone

Anche ieri l’Ufficio Volanti svolgeva attività di controllo indirizzata in particolar modo presso un altro abitato popolare della città, dove rintracciava una donna di 61 anni di Aversa (CE), nota per avere diversi precedenti di polizia a suo carico. La predetta risultava destinataria di un ordine di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Roma poiché ritenuta responsabile, in via definitiva, del reato di truffa. Pertanto, dopo le formalità di rito, la medesima veniva assicurata presso la Casa Circondariale di Rebibbia.

Queste azioni sottolineano l’impegno costante della Polizia di Stato nel mantenere alto il livello di vigilanza e nel garantire la sicurezza pubblica, affrontando con determinazione la criminalità a Frosinone e nel suo territorio.

Fonte Polizia di Stato

CRONACA – Altro arresto, nei giorni scorsi, della Polizia di Stato. Una donna fermata sull’A1

FROSINONE – Lo scorso fine settimana gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Frosinone, nel tratto autostradale di competenza, nel territorio di Anagni, intimavano l’alt ad una Fiat Panda che procedeva ad andatura elevata.

Nella circostanza, il conducente, invece di fermarsi, iniziava una folle fuga, con manovre pericolose tra i veicoli in transito.

Dopo un inseguimento durato vari minuti, il fuggitivo arrestava improvvisamente l’auto sulla corsia centrale, per poi ingranare repentinamente la retromarcia, cercando di speronare l’auto della polizia.

Nonostante la collisione tra le due auto, gli operatori riuscivano a bloccare il conducente, risultato essere una donna.

Inoltre gli agenti si insospettivano per l’atteggiamento della donna che, nervosamente, stringeva una borsa e nel cui interno rinvenivano una busta in plastica con numerosi monili in oro, monete ed una targa con dedica.

Gli accertamenti effettuati nell’immediatezza permettevano di risalire all’identità della vittima a cui erano stati sottratti quegli oggetti qualche giorno prima.

Per la donna scattava l’arresto.

Fonte Polizia di Stato

CRONACA – Arrestato dalla Polizia di Stato a Frosinone a seguito della sparatoria nel centro cittadino

FROSINONE – Nella serata di sabato 9 marzo, alle ore 19:20 circa, il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Squadra Mobile della Questura di Frosinone è intervenuto nel cuore del centro cittadino ciociaro, presso un noto locale della zona dove, poco prima, era stata segnalata l’esplosione di colpi di arma da fuoco con persone ferite.

Sul posto, veniva constatata la presenza di un uomo gravemente ferito, deceduto poco dopo, risultato essere un cittadino albanese di anni 27, ed altri tre connazionali, anch’essi raggiunti da colpi di arma da fuoco; per tutti si è reso necessario l’intervento del personale sanitario.

Nella circostanza, i poliziotti della Squadra Mobile, presa visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza dell’esercizio commerciale e della città, appuravano che i tre feriti e il deceduto erano giunti al locale appiedati, dopo aver parcheggiato i veicoli in loro uso nelle vicinanze del bar.

Come ricostruito dagli investigatori, i quattro si avvicinavano ad un tavolo dove erano già seduti altri connazionali, uno dei quali, per ragioni al vaglio degli operatori intervenuti, estraeva un’arma da fuoco ed esplodeva diversi colpi verso i componenti del gruppo appena giunto.

A seguito di attività di indagine, corroborata dalla visione dei sistemi di videosorveglianza, dall’acquisizione di informazioni funzionali alla ricostruzione della scena del crimine e dal materiale repertato dagli specialisti del Gabinetto Provinciale Polizia Scientifica di Frosinone e del Gabinetto Interregionale Polizia Scientifica di Roma, si addiveniva alla identificazione del presunto autore dell’atto delittuoso. I poliziotti della Squadra Mobile, quindi, si ponevano alla ricerca del predetto il quale, sentendosi accerchiato, si presentava pressi gli Uffici della Questura accompagnato dal legale di fiducia. 

Al termine, l’uomo, dell’età di ventitré anni, veniva tratto in arresto con l’accusa di omicidio e triplice tentato omicidio, quindi condotto presso la Casa Circondariale di Frosinone.

Fonte Polizia di Stato

CRONACA/SORA – Polizia di Stato: un arresto e cinque denunce per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti

SORA – Nel pomeriggio di mercoledì scorso, il personale della Squadra Anticrimine del Commissariato di P.S. di Sora ha dato esecuzione ad una ordinanza di aggravamento di misura cautelare personale, emessa dal G.i.p. presso il Tribunale di Cassino di seguito alla richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un giovane egiziano dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti nel centro cittadino di Sora.

Il giovane, di ventuno anni, era stato arrestato il 3 febbraio u.s. poiché era stato sorpreso nell’atto di cedere della sostanza stupefacente a 3 persone diverse nei pressi della centralissima Piazza Santa Restituta, lo stesso, che era stato trovato in possesso di ulteriore sostanza già suddivisa in dosi e di una consistente somma di denaro, avendo precedenti specifici recenti, era stato accompagnato presso al Casa Circondariale di Cassino e, di seguito all’udienza di convalida dell’arresto, scarcerato e sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimore in Sora e nei comuni limitrofi. Nonostante la predetta misura, lo straniero ha continuato a frequentare il centro volsco, ove è stato sorpreso numerose volte in violazione del provvedimento della magistratura. Proprio a seguito di dette numerose violazioni è scattato l’aggravamento della misura cautelare ed il nuovo accompagnamento presso la Casa Circondariale di Cassino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Inoltre, nella notte odierna, il personale dell’Ufficio Controllo del Territorio del Commissariato di P.S. di Sora, nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto alle attività delittuose, ha proceduto al controllo di una autovettura con a bordo 5 individui in viale San Domenico. Durante le verifiche, gli operatori della Volante hanno riscontrato l’atteggiamento sospetto ed agitato dei 5 giovani, residenti tra Sora, Arpino ed Isola del Liri, gli opportuni approfondimenti hanno consentito di rinvenire – all’interno dell’autovettura ed indosso ad uno dei controllati – della sostanza stupefacente del tipo Hashish. I giovani, 3 dei quali avevano precedenti specifici, anche di seguito all’ulteriore attività di riscontro supportata dal personale del Settore Anticrimine intervenuto prontamente in ausilio agli operanti, sono stati tutti deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Fonte Polizia di Stato

CRONACA – Polizia di Stato: Daspo urbano e fogli di via emanati dalla Questura di Frosinone

Azioni determinanti per consolidare la sicurezza urbana

FROSINONE – Al fine di poter garantire la difesa della cosiddetta “sicurezza urbana”intesa come il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città, finalizzata ad aumentare i livelli di coesione e convivenza sociale, il Questore della Provincia di Frosinone, nei giorni scorsi, ha disposto nei confronti di un 48enne, l’applicazione della misura di prevenzione del “Daspo Urbano”.

Il provvedimento è stato emesso dopo un’attenta istruttoria della Divisione Anticrimine, su proposta del Posto di Polizia Ferroviaria del capoluogo.

L’uomo era stato intercettato nell’area ferroviaria, dove effettuava l’attività di accattonaggio molesto con modalità vessatorie e petulanti, tanto da impedire o addirittura limitare la libera accessibilità e fruizione delle infrastrutture di trasporto pubblico   agli utenti in transito.

Nonostante l’intimazione ad allontanarsi, il soggetto reiterava le condotte, rendendosi responsabile dei medesimi comportamenti e per i quali gli venivano contestate altre sanzioni amministrative ed intimazioni ad allontanarsi dalla Stazione Ferroviaria di Frosinone e relative pertinenze.

L’uomo, tra l’altro, risultava gravato da precedenti di polizia in ordine ai reati di furto aggravato, danneggiamento, violazione della legge sugli stupefacenti, rissa, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, nonché attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliero alla P.G.

Inoltre, nell’ambito delle attività della Polizia di Prevenzione e di controllo del territorio, effettuate sotto le direttive del Sig. Questore di Frosinone, Dottor Domenico CONDELLO, sono stati emessi quattro Fogli di Via Obbligatori a carico di soggetti pluripregiudicati a seguito dell’istruttoria predisposta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Frosinone. In particolare, la misura di prevenzione personale è applicata dal Questore nei confronti di specifici soggetti che, sulla base di elementi di fatto, sono ritenuti abitualmente dediti a traffici delittuosi.

Queste azioni rappresentano un intervento diretto e concreto per rafforzare la sicurezza e l’ordine pubblico, evidenziando l’impegno della Polizia di Stato nel contrastare la criminalità e garantire un ambiente sicuro per i cittadini.

Fonte Polizia di Stato

CRONACA – Controlli amministravi da parte della Polizia di Stato

CASSINO – Gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Cassino congiuntamente a personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e dell’ARPA Lazio procedevano al controllo di un capannone industriale nel cassinate, rilevando la presenza di una carrozzeria industriale per autobus e mezzi pesanti, priva di qualsiasi titolo autorizzativo.

All’atto dell’ingresso, il titolare e tre lavoratori irregolari, venivano colti intenti ad eseguire riparazioni su un autobus e minibus turistici, in violazione della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, nonché della normativa in materia ambientale.

Numerose le infrazioni riscontrate dai diversi enti intervenuti i quali, ognuno per il settore di propria competenza, irrogavano sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro.

 Venivano altresì sottoposte a sequestro amministrativo le numerose attrezzature e le strumentazioni presenti all’interno del capannone, disponendo l’immediata sospensione dell’attività lavorativa esercitata.
Nella circostanza sono stati controllati oltre 50 veicoli presenti nel piazzale in attesa di riparazione.

Fonte Polizia di Stato

FROSINONE – la Polizia di Stato ricorda Giovanni Palatucci, il poliziotto morto nel campo di concentramento di Dachau

Piantumato presso il parco comunale Jean de La Fontaine un ulivo, simbolo di pace, donato dalla Coldiretti.

FROSINONE – Questa mattina, presso il parco comunale Jean de la Fontaine alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose, si è svolta la cerimonia di piantumazione di un albero di ulivo, simbolo di pace ed è stata scoperta la targa che l’amministrazione comunale ha voluto realizzare per celebrare la memoria di Giovanni Palatucci, Medaglia d’Oro al Valor Civile e Giusto fra le Nazioni.

Il funzionario della Polizia di Stato che si distinse per la sua straordinaria umanità e il totale disprezzo del pericolo, salvando migliaia di ebrei dalle persecuzioni nazifasciste.

Giovanni Palatucci, era, infatti, un giovane commissario che dall’8 settembre 1943 fu reggente della Questura di Fiume, oggi Rijeka, città della Croazia; dopo un anno, il 13 settembre 1944 fu arrestato e condannato a morte dalle autorità tedesche con l’accusa di aver salvato oltre 6000 ebrei.  Deportato a Dachau morì il 10 febbraio del 1945, dopo aver subito circa quattro mesi di stenti e torture. Il suo corpo venne gettato in una fossa comune sulla collina di Leitenberg, insieme ai corpi di centinaia di ebrei e di antifascisti.

Nel 1990 lo Yad Vashem di Gerusalemme lo ha giudicato “Giusto tra le Nazioni” e nel 1995 lo Stato italiano gli ha attribuito la Medaglia d’Oro al Merito Civile.

Il 21 marzo 2000 il Vicariato di Roma emana un Editto per l’apertura del processo di beatificazione del “Servo di Dio Giovanni Palatucci”, avvenuta il 9 ottobre 2002. Inoltre, in occasione della cerimonia ecumenica Giubilare del 7 maggio 2000, Papa Giovanni Paolo II lo annovera tra i martiri del XX Secolo.

Particolarmente toccante il momento del disvelamento della targa e della benedizione officiata da Sua Eccellenza Monsignor Ambrogio Spreafico, Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino-Anagni- Alatri.

All’unisono, gli interventi del Questore dr. Domenico Condello, del rappresentante della Comunità Ebraica di Roma, dr. Ruben Della Rocca e del Sindaco, dr Riccardo Mastrangeli che hanno sottolineato l’importanza del sacrificio del funzionario di Polizia, che, quando fu catturato dai nazisti, era reggente della Questura di Fiume.

Presente l’Associazione Nazionale Polizia di Stato, la cui sezione di Frosinone porta proprio il nome di Giovanni Palatucci.

Il valore del suo sacrificio deve essere di esempio per le giovani generazioni e, per l’occasione, sono stati invitati a partecipare all’iniziativa gli alunni della Scuola Primaria “La Rinascita” dell’Istituto Comprensivo Frosinone 2.

A loro, con cappellini “griffati” Polizia di Stato e soprattutto con la spensieratezza, tipica dell’età, è stato affidato il “messaggio” di pace e fratellanza tra i popoli. La loro presenza alla cerimonia acquisisce un valore particolarmente significativo, perché attraverso la loro testimonianza si mantenga sempre viva la memoria del sacrificio di quanti hanno perso la propria vita per salvare quella degli altri.

Un ringraziamento particolare a Simone Zomparelli per aver intonato il silenzio al disvelamento della targa commemorativa, Simone oltre ad essere un giovane musicista talentuoso è il nipote di un poliziotto in quiescenza.

Fonte Polizia di Stato

CRONACA – Operazione congiunta Polizia di Stato-Guardia di Finanza sul territorio

FROSINONE – La Squadra Mobile di Frosinone a seguito di una complessa ed articolata indagine, in collaborazione con il  Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza locale, ha dato esecuzione all’ordinanza del GIP su richiesta del Pubblico Ministero, con la quale sono state disposte numerose  misure cautelari personali e reali a carico di persone fisiche e giuridiche per: associazione a delinquere, falso, truffa per erogazioni pubbliche, riciclaggio ed autoriciclaggio, omessa dichiarazione, emissione di documenti e fatturazioni inesistenti, indebite compensazioni d’imposte, abusivo esercizio di attività di intermediazione finanziaria, infedeltà patrimoniale ed altri reati.

 Nel dettaglio, due persone sono state sottoposte a custodia cautelare in carcere, sette a custodia cautelare domiciliare, due interdette dall’esercizio di professione e dall’esercizio di imprese ed uffici.

Sono state intraprese contestualmente diverse azioni preventive, tra cui il blocco dei beni per assicurare la futura confisca dei profitti illeciti derivanti dalle attività criminali, includendo un sequestro preventivo di quasi quattro milioni di euro, mirato alla confisca diretta o al suo equivalente dei guadagni illeciti. In aggiunta, è stato effettuato un ulteriore sequestro preventivo di oltre sei milioni e mezzo di euro, relativo a profitti derivanti da reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, nonché una misura di sequestro preventivo su alcune proprietà immobiliari, come azione cautelativa per garantire la disponibilità dei beni per future confische.

All’esecuzione delle misure si è accompagnata un’attività, in parte ancora in corso, di acquisizione e sequestro di documenti negli uffici della sede centrale di un noto Istituto bancario del capoluogo e presso le cancellerie delle sezioni fallimentari e delle esecuzioni immobiliari di alcuni Tribunali, nonché attività di perquisizione degli studi professionali di un avvocato e di due notai e di diversi altri luoghi nella disponibilità delle persone fisiche e giuridiche indagate.

L’attività odierna che vede la luce da un’indagine della stessa Squadra Mobile per reati connessi agli stupefacenti e nel corso degli anni sviluppatasi su reati finanziari, ha richiesto un notevole impegno di mezzi e persone, in totale oltre 150 uomini tra Polizia di Stato e Guardia di Finanza nonché un’unità cinofila addestrata alla ricerca di denaro contante.

L’investigazione ha preso impulso da un’intercettazione telefonica di un imprenditore ciociaro che rivelava implicazioni di altri professionisti nel settore delle aste giudiziarie che godevano della piena fiducia e dell’appoggio del direttore generale di una Banca.

Le indagini prontamente attivate evidenziavano una più complessa situazione di inquinamento del mercato immobiliare locale e facevano emergere l’attività di più gruppi organizzati che operavano altresì sia nel settore delle truffe per il c.d. “super bonus” sia nella creazione di falsi crediti erariali e nella organizzazione di indebite compensazioni sia nel riciclaggio e nell’auto riciclaggio di rilevanti partite di “nero” sia nella esecuzione dei reati fiscali e societari presupposti dall’attività riciclatoria.

Secondo la ricostruzione fornita nella ordinanza custodiale del GIP, dagli accertamenti effettuati, si delineava l’attività di tre associazioni per delinquere, fra loro interconnesse, per riciclaggio, mentre due di esse avevano influenza nella gestione delle linee di credito di un noto Istituto bancario di Frosinone.

Ciò mediante il ruolo primario svolto dal direttore generale e da funzionari del Corporate Banking di quell’Istituto oltre che da due notai che redigevano la maggior parte degli atti d’interesse per gli associati.

Attesa la complessità del quadro emergente, la Procura promuoveva e coordinava la codelegazione delle indagini al Nucleo PEF di Frosinone della Guardia di Finanza per svolgere accertamenti più specifici, tesi a supportare quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche acquisite dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato.

La ponderosa attività di analisi delle fatturazioni e dei finanziamenti erogati dal citato istituto bancario consentiva di cristallizzare l’attività criminale del comitato d’affari in tre gruppi operativi interconnessi tra loro e di far emergere nuove condotte penalmente rilevanti.

Le indagini accertavano efficacemente la struttura, le interrelazioni e le attività illecite che si muovevano intorno alla Banca oggetto di osservazione, comprese le false intestazioni di azioni di varie società usate per arricchimenti illeciti e per turbare il mercato finanziario e immobiliare. Questo schema includeva inoltre operazioni di riciclaggio attraverso società fittizie e frodi fiscali continue ai danni dell’erario.

L’esecuzione dell’ordinanza del GIP ha imposto, per la tutela della genuinità della prova, di procedere contestualmente a molte perquisizioni ed a molteplici sequestri dei corpi di reato e delle cose/ documenti pertinenti ai reati necessari per l’accertamento dei fatti.

Le operazioni investigative sono tuttora in atto, con l’obiettivo di approfondire e verificare implicazioni e responsabilità che potrebbero emergere nel corso dell’indagine.

Fonte Polizia di Stato