ARCE – I tecnici “scappano” dal comune di Arce: ennesimo colpo di scena, anche il nuovo responsabile dell’Ufficio Tecnico Ing. Sergio Di Cicco rassegna le proprie dimissioni e lascia l’incarico dopo solo 21 giorni. Ennesimo scossone in municipio: qualche settimana fa l’Ing. Silvia Malnati rassegnava le proprie dimissioni immediate ed irrevocabili, dopo 14 giorni dal suo incarico; oggi è la volta dell’ing. Sergio Di Cicco e l’Ufficio Tecnico si ritrova orfano del suo responsabile bloccando di nuovo la macchina amministrativa. Tutto ciò dà adito a tanti interrogativi ma unica cosa certa e preoccupante è che il Sindaco si ritrova in gravi difficoltà e con una maggioranza sempre più spaccata. Ripercorriamo i fatti. Il 06/12/22 il sindaco, per “distrazioni politiche provinciali”, come da lui dichiarato, non rinnova la fiducia all’ing. Enrico Simonelli pertanto l’Ufficio Tecnico rimane privo del responsabile per 2 mesi. Il 06/02/23 a seguito di una procedura pubblica selettiva, viene incaricata l’Ing. Silvia Malnati la quale, dopo 14 giorni rassegna le proprie dimissioni. Il Sindaco vedendosi mancare un anello indispensabile, per tamponare detta mancanza, ha chiesto a tutti i comuni della provincia di Frosinone di poter condividere il tecnico comunale per 18 ore settimanali. Da quanto riferito dal Sindaco stesso in consiglio comunale, non ricevendo tale disponibilità da parte di nessun comune del frusinate ne ha fatto richiesta addirittura fuori Regione e precisamente nella Regione Molise dove il Sindaco del Comune di Rionero Sannitico si è dichiarato disponibile a condividere per 18 ore settimanali il proprio tecnico ing. Sergio Di Cicco. Il 26/03/23 l’ufficio tecnico ha un nuovo responsabile. Ma ennesimo colpo di scena, il 17/04/23 anche l’Ing. Sergio Di Cicco rassegna le proprie dimissioni e lascia l’incarico dopo soli 21 giorni. A questo punto la situazione diventa grave, gravissima! Cosa bolle in pentola che nessun tecnico ha il coraggio di scoperchiare? Chi nuovo tecnico, visti i precedenti, avrà il coraggio di sedere su questa poltrona bollente a pochi giorni dall’approvazione del bilancio? Come giustificano il Sindaco e l’assessore di competenza Sara Petrucci la “fuga” di questi validi professionisti? Gli interrogativi si moltiplicano, ci viene da pensare a tante cose, comunque la situazione certa è che questa Amministrazione è arrivata al default. A questo punto, nell’attesa di risposte e chiarimenti ufficiali, il consigliere Rosanova capogruppo di Buongiorno Arce, si riserva di porre tale situazione all’attenzione degli organi competenti.
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ARCE – L’affondo di Rosanova: «Un anno di vuoto». Il consigliere di minoranza stronca l’operato della squadra di Germani
ARCE – A un anno dall’avvio della nuova consiliatura, dall’opposizione Alfonso Rosanova fa il punto della situazione. Un’analisi senza sconti per l’amministrazione Germani e la sua maggioranza.
«Un anno di vuoto e nessun vantaggio per la comunità, a cominciare dal centro storico abbandonato e senza sicurezza, per finire alle frazioni e alle contrade – dice Rosanova -. Continuiamo a non vedere una visione progettuale per la crescita del paese ma solo intense fibrillazioni interne alla maggioranza con l’effetto di paralizzare l’attività di un’amministrazione incapace di affrontare e risolvere i problemi di Arce. Non sono riusciti nemmeno a posizionare in strada alcuni defibrillatori donati nel 2019 da un’associazione né a fissare una riunione da me richiesta con i capogruppo per modificare il regolamento del Consiglio, ormai obsoleto, per garantire trasparenza, trasmettendo e registrando le sedute, rendendole visibili anche da casa in streaming».
Stroncatura pure sul fronte dei servizi: «A fronte dell’aumento delle tariffe della Tari non si sono visti maggiori servizi per igiene, pulizia e decoro, oltre agli uffici comunali chiusi al pubblico molti giorni alla settimana. La vigilanza non è garantita per il ridotto personale di vigili urbani.
L’utilizzo dei fondi di sostegno ai cittadini bisognosi a causa della pandemia non è stato regolato in base all’effettivo stato di bisogno, ma è stato erogato a pioggia come abbattimento delle quote della Tari per tutti, con l’effetto di privilegiare le attività economiche che sono rimaste aperte e hanno guadagnato anche durante il lockdown per il Covid e pure gli evasori. L’utilizzo di alcuni beni immobili comunali da parte di società private ad uso gratuito non porta benefici alle casse municipali.
Notiamo disservizi nel trasporto scolastico degli studenti con disabilità, i quali, inoltre, non hanno beneficiato di nessuna iniziativa o evento a loro sostegno, nonostante un fondo di 70.000 euro. Di contro, aumenteranno le indennità dei nostri amministratori: il sindaco passerà da 2.510 a 4.002 euro, il vicesindaco percepirà 2.002 euro, gli assessori 1.801. Ho chiesto – conclude Rosanova – di rinunciare almeno alla parte degli aumenti dell’indennità, destinandoli ad un apposito capitolo che ne regoli la distribuzione in base all’effettivo stato di bisogno delle famiglie in difficoltà o con fragilità, e non un’assegnazione in base a scelte personali».
Da Ciociaria Editoriale Oggi
ARCE – Alfonso Rosanova, consigliere di minoranza al Comune di Arce, esterna le preoccupazioni che il suo gruppo “Buongiorno Arce” manifesta sulle fibrillazioni all’interno della maggioranza
ARCE – «Non abbiamo mai visto e non vediamo una visione progettuale per la crescita del paese – ha dichiarato Rosanova in una nota – e ora osserviamo qualcosa di peggio: un forte scollamento all’interno della maggioranza con il rischio di penalizzare e paralizzare l’attività dell’amministrazione».
Il vicesindaco è stato assente in 4 degli ultimi 6 consigli comunali e sembrerebbero essersi formati due gruppi che si alternano alle giunte. Il sindaco, all’intervento di Rosanova in merito, non ha nascosto l’imbarazzo, ma ha indirettamente confermato tale situazione di disagio, riferendo di “situazioni che ci possono stare, come in ogni buona famiglia”, e pronto alle dimissioni qualora glielo chiedessero.
«A nostro avviso, la frattura è profonda e l’amministrazione rischia di rimanere paralizzata su importanti interventi ordinari, ampiamente oggetto di campagna elettorale: riduzione costo della tari, disagi idrici, viabilità, servizi alle persone e sostegno a famiglie ed attività commerciali più in difficoltà. Tutto rischia di rimanere nel dimenticatoio tranne l’indennità agli amministratori, che in un momento di forte crisi economica prevede un aumento del 29%, portando nelle tasche del Sindaco €3.350 circa, vice sindaco circa €1.620, assessori circa 1.450€ al presidente 390€. Invitiamo pubblicamente l’amministrazione a rinunciare almeno a questo aumento a sostegno delle casse comunali e famiglie in difficoltà: Buongiorno Arce, come detto in campagna elettorale, avrebbe rinunciato all’intera indennità, Rosanova rinuncia al gettone di presenza. Da parte nostra – conclude Rosanova – terremo alta la guardia e continueremo a batterci per il bene di Arce ed alla tutela della trasparenza come dimostrano le ns continue richieste di trasmettere in streaming e registrare le riunione del Consiglio Comunale. A tale proposto, ho inviato lettera al Prefetto! Il Municipio deve essere una vera casa di vetro».