Tag: Sanità

SANITA’ – Carenza di farmaci, Fofi: “Il problema riguarda tutta Italia ma il tema è mondiale”

ROMA – Dagli antibiotici a quelli cardiovascolari e respiratoriin Europa la maggior parte dei farmaci continua a scarseggiare. È quanto emerge dal rapporto annuale sulla carenza di medicinali del Pharmaceutical Group of the European Union (Pgeu), che indica come nel 2023 la situazione sia peggiorata rispetto agli anni precedenti.

Solo nei Paesi Bassi, si legge nel documento, lo scorso anno si sono registrate 2.292 carenze che hanno interessato circa 5 milioni di persone. Altri Paesi come Svezia, Portogallo e Spagna hanno registrato un aumento significativo del numero di carenzeE in Italia cosa sta accadendo? L’agenzia Dire lo ha chiesto al presidente della Federazione ordini farmacisti italiani, Andrea Mandelli, che ha acceso i riflettori sui principali farmaci che non si trovano sugli scaffali delle 19mila farmacie d’Italia, pubbliche e private, appartenenti alla Fofi. “Nel nostro Paese c’è una sorta di rotazione. In questo momento– informa- mancano soprattutto gli enzimi pancreatici, a volte le formulazioni pediatriche per via aerosolica e farmaci in generale. Su questa situazione, però, incide molto il mercato italiano, che per determinati farmaci diventa davvero poco gestibile sotto il profilo economico”.

“Nel nostro Paese- prosegue- abbiamo purtroppo moltissimi farmaci che sono sotto i 5 Euro e questo, chiaramente, in una visione strategica di una multinazionale spesso non rende appetibile il mercato italiano. Un fatto, anche questo, che avevamo già evidenziato”.

Andrea Mandelli sottolinea poi come la mancanza di farmaci coinvolga tutto il Paese, da nord a sud. “È un problema generalizzato proprio perché i distributori sono gli stessi. Non c’è una particolare predilezione per un mercato rispetto a un altro, è una piaga che attraversa il Paese, da Livigno fino ad Agrigento“.

“La Federazione- ricorda- già due anni fa aveva lanciato un allarme rispetto a uno scenario che si delineava molto complesso sul tema degli approvvigionamenti. Lo avevamo fatto con una serie di prodotti, soprattutto gli antibiotici pediatrici, la cui carenza è stata in Italia un vero e proprio tallone d’Achille per diverse settimane”.

Il numero uno della Fofi tiene a evidenziare come il problema non riguardi solo l’Italia. “È un tema europeo, mondiale– dichiara Mandelli- che ha tante componenti: le aziende italiane sono sicuramente al primo posto nella trasformazione ma il nostro Paese ha qualche problema nell’approvvigionamento dei principi attivi, che poi servono per fare la trasformazione. Ci sono anche i problemi legati alla guerra per il reperimento della carta, del vetro, delle pellicole di alluminio per chiudere i blister e della plastica per fare gli stessi blister”.

“Ora- continua- l’argomento viene fortemente rilanciato dall’Unione europea, che ha messo a punto questo documento in cui si impegna a portare avanti azioni comuni per contrastare il tema. È chiaro che i farmacisti, e sto parlando di 105mila professionisti, quando hanno lanciato l’allarme, hanno dato la massima disponibilità a fare tutto quello che si può, anche con la preparazione galenica. A tal proposito abbiamo geolocalizzato le farmacie d’Italia che fanno le preparazioni galeniche, in modo che i cittadini le possano trovare con facilità sul nostro sito. E, ovviamente, abbiamo messo a disposizione tutta la nostra rete per cercare di coprire tali carenze”.

“Il problema esiste- precisa Mandelli- ma il ministero della Salute, sensibilizzato dalle nostre segnalazioni e dai nostri allarmi, ha istituito un Tavolo e si riunirà anche oggi. Si cerca dunque di fare il massimo ma, ripeto, già due anni fa denunciammo che il problema sarebbe diventato serio e importante. E se oggi il Pgeu lo rilancia, questo significa oggettivamente che quanto avevamo annunciato come farmacisti non era un allarme fine a sé stesso ma una consapevolezza di un problema che si sarebbe acuito”.

Infine l’invito agli italiani all’uso dei farmaci generici. “Tutto quello che il farmacista può fare e fa tutti i giorni- conclude Mandelli- è suggerire una alternativa che sia l’equivalente o un prodotto simile. Questo consente ai cittadini di trovare soluzioni a problemi che, altrimenti, sarebbero di difficile soluzione”.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

SANITA’ – Influenza, in Italia l’incidenza rimane elevata

Palamara: “I virus influenzali sono ormai prevalenti, anche se rimane una quota rilevante di Sars-CoV-2 e di virus respiratorio sinciziale”

ROMA – Resta alto e sostanzialmente stabile rispetto alla scorsa settimana il numero di casi di sindromi simil-influenzali (Ili) in Italia. Nella 52° settimana del 2023, infatti, l’incidenza è pari al 17,5 casi per mille assistiti (17,7 nella settimana precedente, dato aggiornato a seguito dei ritardi di notifica). Lo affermano i bollettini della sorveglianza RespiVirNet pubblicati oggi.

“L’incidenza delle sindromi simil influenzali- commenta Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento malattie infettive dell’Iss– si mantiene alta, spinta dai diversi virus circolanti in questo periodo. L’analisi dei campioni positivi mostra che i virus influenzali sono ormai prevalenti, anche se rimane una quota rilevante di Sars-CoV-2 e di virus respiratorio sinciziale, che provoca bronchioliti soprattutto nei più piccoli”.
“Sebbene sia impossibile prevedere esattamente quando si arriverà al picco dei casi- prosegue- è ipotizzabile una circolazione sostenuta anche nelle prossime settimane, facilitata dalla riapertura delle scuole. Si raccomanda pertanto, oltre alle vaccinazioni per i soggetti per cui sono raccomandate, una sana prudenza nei comportamenti, da osservare soprattutto se si hanno sintomi respiratori e se si è in presenza di bambini molto piccolipersone anziane o con fragilità“.

“Si raccomanda inoltre- precisa Palamara- di non assumere antibiotici, inutili in caso di infezioni virali, se non su indicazione del proprio medico, e di recarsi al pronto soccorso solo se strettamente necessario”.

Per quanto riguarda la sorveglianza epidemiologica, dai dati emerge che nella 52° settimana del 2023 l’incidenza è pari a 17,5 casi per mille assistiti (17,7 nella settimana precedente). Si sottolinea che a tale aumento concorrono diversi virus respiratori e non solo quelli dell’influenza, sebbene la circolazione di questi ultimi sia in aumento.
L’incidenza è in lieve aumento solo nei bambini al di sotto dei cinque anni, in cui è pari a 48,7 casi per mille assistiti (47,5 nella settimana precedente), stabile negli adulti e anziani.
Si sottolinea inoltre che tutte le regioni/ppaa, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale, tranne la pa di Bolzano. In cinque regioni/ppaa è stata raggiunta la soglia di intensità ‘molto alta’ dell’incidenza (Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Abruzzo e Campania).

Sul fronte della sorveglianza virologica i dati mettono in luce come durante la settimana 52/2023, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulti pari al 37,5%, in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente (33,5%).
Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano largamente prevalenti (99%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09.
Tra i campioni risultati positivi, infine, il 22% era positivo per Sars-CoV-2, l’11% per Rsv e il 37% per influenza A, mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

SANITA’ – Caro prezzi, anche le farmacie aderiscono al trimestre anti-inflazione: ecco come

Fino al 31 dicembre i cittadini potranno trovare una selezione di articoli a prezzi contenuti

ROMA – È partito e proseguirà fino al 31 dicembre il trimestre anti-inflazione, frutto del patto siglato a Palazzo Chigi lo scorso 28 settembre tra il Governo e diversi stakeholder con l’obiettivo di vendere a prezzi ribassati una serie di prodotti alimentari di base, di largo consumo e farmaceutici. Infatti, nella lista figurano anche i prodotti farmaceutici di largo consumo. I prodotti scontati saranno muniti di un apposito ‘bollino tricolore anti inflazione’ e il loro acquisto potrà avvenire presso le imprese che hanno sottoscritto il patto. Sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy è possibile consultare l’elenco distinto per regione e province, punti vendita etc.

Non fanno eccezione le farmacie. Dal mese di ottobre i cittadini potranno trovare una selezione di articoli per la prima infanzia e per l’igiene e la cura della persona a prezzi contenuti e fissi come previsto nell’ambito dell’accordo. Per capire meglio in cosa consiste questa iniziativa e i vantaggi per i pazienti, l’agenzia di stampa Dire, ha intervistato il dottor Umberto Paolucci, titolare della ‘Farmacia Luisa Marchetti’ a Roma e aderente a Federfarma.

Quali saranno i prodotti a prezzo calmierato?

“Rientrano nella selezione di prodotti con prezzi calmierati gli articoli per l’infanzia e per l’igiene e la cura della persona. I prezzi, ripeto, sono contenuti e fissi, come previsto dall’accordo che Federfarma ha siglato con il Governo”.

Come i pazienti potranno riconoscere i prodotti a prezzi calmierati?

“Su ogni prodotto, nella mia farmacia come nelle altre, per un totale di 5300 farmacie, saranno apposti bollini facilmente riconoscibili e individuabili”.

Per le mamme e i papà interessati, ci può dire meglio che tipo di prodotti rientreranno nella scontistica?

“Certamente pappe, pannolini, gel lavanti, creme per il ‘dopo bagnetto’ rientrano nell’accordo e tutti gli altri articoli per la prima infanzia in generale. Ovviamente da farmacia a farmacia cambia la tipologia di prodotti sui quali verranno applicati i ‘bollini’. Nella mia, la farmacia Luisa Marchetti, troverete questi descritti”.

Alcuni tipi di farmaci sono in sconto, penso a quelli fascia C?

“No. I farmaci non saranno scontati poiché non inseriti nell’accordo”.

Per i più anziani, che magari non seguono la tv o i social e non sanno di questa possibilità e quali farmacie aderiscono, la vostra farmacia prevede delle locandine ben visibili all’esterno?

“Si è già affissa all’esterno della farmacia una locandina, ben visibile, per far comprendere che aderiamo all’iniziativa del ‘Trimestre anti-inflazione’. Inoltre è nostra abitudine, soprattutto con i pazienti più anziani, prendere in carico questa fascia di pazienti per aiutarli a soddisfare le loro necessità di salute, dall’erogazione dei farmaci ma anche tutti gli altri servizi che offriamo”.

Secondo lei bisognerebbe prorogare questa iniziativa oltre il trimestre con scadenza del 31 dicembre e quindi anche nel 2024?

“Sicuramente queste iniziative vanno intraprese, ma molte slegate a questa del trimestre, anti-inflazione sono già in atto. Ad esempio nella Farmacia Luisa Marchetti tutto l’anno i pazienti possono trovare dei prezzi convenienti su articoli di prima necessità”.

Abbiamo parlato degli anziani e ora penso ai giovani, voi siete molto attivi su Fb ma soprattutto Ig, anche questa campagna del trimestre anti-inflazione sarà diffusa e spiegata per chi non la conoscesse?

“Si certo, la campagna, come tutte le nostre iniziative sono visibili sui nostri canali social”.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

POLITICA/SANITA’ – “I pronto soccorso nella Regione al collasso”: Gianluca Quadrini, Presidente del Gruppo Provinciale di Frosinone della Lega afferma che la situazione è insostenibile

ROMA – «La situazione nei pronto soccorso si fa sempre più insostenibile a causa della carenza dei medici – ha dichiarato in una nota Gianluca Quadrini, Presidente del Gruppo Provinciale di Frosinone della Lega a seguito dell’allarme lanciato dalla Simeu -. Si stanno utilizzando cooperative di medici che costano dieci volte tanto un medico normale con contratto. La Simeu sono mesi che avanza il problema e aspetta risposte dalla Regione Lazio. Ma è evidente che si sta sottovalutando un problema molto serio. E la cosa mi fa riflettere sull’effettiva operatività dei nostri governanti – ha continuato nella nota Quadrini -.  La situazione è sotto gli occhi di tutti. Il Covid, non si arresta, anzi si registrano casi in aumento, le alte temperature costringono in molti a rivolgersi ai pronto soccorso ma le nostre strutture non riescono a garantire la giusta è necessaria assistenza. Si registrano attese sono interminabili pazienti costretti a stare ore in ambulanza. Siamo arrivati ad un paradosso inaccettabile. La debolezza del nostro sistema Sanitario non è altro che il risultato di anni di bugie, di tagli inutili e mancate risposte. Volgiamo tutti un territorio sano ma per far in modo che questo accada abbiamo bisogno che ci governa abbia a cuore la salute dei suoi cittadini. Se non ci saranno interventi rapidi – ha concluso il Presidente Quadrini -, le attività di Dea e dei Pronto Soccorso rischiano la chiusura. Siamo di fronte ad una sanità al limite della sopportazione».

POLITICA – Carenza di infermieri e personale sanitario, il Presidente del Gruppo Provinciale della Lega, Gianluca Quadrini, preannuncia il collasso del sistema sanitario dell’intera regione

La sanità della Regione Lazio è nel caos totale. La mancanza di personale infermieristico, sanitario, tecnico amministrativo, ausiliario sta portando al collasso di tutto il sistema. Sale la preoccupazione, oltre che tra le categorie sindacali, che annunciano scioperi e manifestazioni, anche tra le forze politiche. In una nota, il Presidente del Gruppo Provinciale della Lega, Gianluca Quadrini, definisce la situazione attuale una vera emergenza – “i due anni di pandemia, se da un lato, hanno messo ancora più in luce il ruolo essenziale del personale sanitario e di tutti gli operatori ospedalieri, dall’altro hanno evidenziato quanto grande sia il problema strutturale della nostra sanità pubblica. E nonostante le circostanze emergenziali, la sanità nella Regione Lazio continua ad essere un disastro.  Oggi, infatti, facciamo i conti con la mancanza di concorsi e con l’80% in meno di posti autorizzati nelle nostre strutture. Questo significa che, mancando le figure necessarie, i servizi alla salute non vengono garantiti. Ancora una volta sono la sicurezza e la salute del cittadino a pagare il prezzo più alto.”

Continua il Presidente Quadrini che, oltre a sollecitare la Regione a prendere provvedimenti, si mostra fiducioso nei riguardi del nuovo Direttore generale della Asl di Frosinone, Angelo Aliquò – “se si continua in questa direzione, il nostro sistema sanitario rischia il collasso – afferma Quadrini –  il brusco aumento di casi Covid di queste ultime settimane sta registrando criticità e continui casi di cattiva gestione. Il personale presente è talmente insufficiente nel coprire i turni che è portato allo stremo.  E la Regione cosa sta aspettando? Guarda inerme scioperi, manifestazioni e il tracollo delle strutture ospedaliere o decide una volta per tutte di mantenere le promesse e gli accordi firmati, indire concorsi per assumere ed incentivare, anche con una gratificazione economica concreta, tutto il personale sanitario? Sono fiducioso nella figura del Dott. Angelo Aliquò, neo Direttore Generale della Asl di Frosinone, al quale, voglio porgere i miei auguri per il nuovo incarico e appellarmi affinché ragioni concretamente sulla risoluzione di queste problematiche per il bene e l’interesse dei nostri cittadini.”