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AMBIENTE-SCIENZA – Eclissi lunare del 28 ottobre visibile dall’Italia: ecco perché si verifica

Il fenomeno si verificherà a partire dalle 20:00 e raggiungerà il culmine alle 22:14

ROMA – Sarà parziale e visibile dall’Italia l’ultima eclissi lunare del 2023. Il fenomeno si verificherà la sera del 28 ottobre, a partire dalle 20:00 circa e raggiungerà il culmine, ossia il momento di massimo oscuramento, intorno alle 22:14 per concludersi alle poco prima delle 23:00. Ma che cos’è un’eclissi lunare? E perché la Luna diventa rossa?

CHE COS’È L’ECLISSI LUNARE PARZIALE

Un’eclissi lunare è un fenomeno astronomico che si verifica durante l’allineamento Sole-Terra-Luna, con il nostro pianeta in frapposizione tra i due. Nel corso dell’evento, la Luna (in fase di plenilunio) non riceve la luce direttamente dal Sole, ma transita nell’ombra proiettata dalla Terra.

In realtà, il nostro pianeta proietta due ombre in cui la nostra Luna transita durante un’eclissi lunare: umbra è una completa ombra scura. La penumbra è un’ombra esterna, meno marcata. Durante l’eclissi lunare parziale, il Sole, la Terra e la Luna non sono perfettamente allineati e il nostro satellite transita solo parzialmente nell’umbra.

Un’eclissi lunare può avvenire solo con la Luna piena. Ma poiché l’orbita del nostro satellite attorno alla Terra si trova in un piano leggermente diverso rispetto a quella terrestre intorno al Sole, l’allineamento perfetto per un’eclissi non si verifica ad ogni Luna piena.

LA LUNA ROSSA

Generalmente, la Luna appare di colore giallo brillante. Percepiamo questa colorazione perché riflette direttamente la luce del Sole. Tuttavia, durante un’eclissi lunare, la Terra si mette perfettamente in mezzo a Luna e Sole e proietta un’ombra sulla Luna. La luce del Sole non arriva più diretta alla Luna: il nostro satellite rifletterà, invece, quella filtrata dalla Terra. L’atmosfera terrestre si comporta quindi come un prisma e la luce del Sole viene scomposta. Mentre la luce verde e la luce blu vengono sparpagliate nell’aria, quella rossa riesce a raggiungere la Luna. Il nostro satellite la riflette e sulla Terra viene quindi percepita una colorazione rossastra.

Tuttavia, durante l’eclissi lunare parziale del 28 ottobre difficilmente vedremo la Luna rossa, perché la porzione oscurata sarà davvero minima.

In realtà possiamo vedere una Luna Rossa anche senza eclissi. Il modo più comune per vederne una è quando il nostro satellite è basso nel cielo, poco dopo il suo sorgere o quando è sulla linea di orizzonte. Un’altra ragione per cui può capitare di vedere la Luna rossa è a causa delle particelle nell’aria. Un incendio o un’eruzione vulcanica possono riempire rilasciare particelle molto piccole che, in parte, oscurano la luce dal Sole.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

AMBIENTE – Solstizio d’estate: ecco perché è il giorno più lungo dell’anno. L’estate, astronomicamente parlando, inizia ufficialmente oggi, 21 giugno

ROMA – La stagione primaverile finisce ufficialmente oggi, 21 giugno. Alle 16.57 il Sole raggiungerà l’altezza massima possibile sull’orizzonte, regalandoci più ore di luce rispetto al solito. Il giorno più lungo dell’anno, dunque, a cui noi del nord equatore ci riferiamo come Solstizio d’estate.
IL GIORNO PIÙ LUNGO DELL’ANNO
Il termine ‘Solstizio’ deriva dalle parole latine ‘sol’, cioè Sole, e ‘sistere’ ossia ‘fermarsi’: ovvero, il momento in cui il Sole si arresta nel suo punto più alto. Il Solstizio d’estate si verifica proprio quando l’asse della Terra è più inclinato verso il Sole di 23.4 gradi e i raggi colpiscono direttamente la linea di latitudine tropicale (per noi dell’emisfero boreale, il Tropico del Cancro). In questo modo la nostra stella resta nel cielo per un periodo di tempo più lungo (circa 16 ore), producendo più luce. Da domani, il Sole inizierà gradualmente a calare, fino ad arrivare al suo punto minimo sull’orizzonte nel solstizio d’inverno, che nel 2023 cadrà il 22 dicembre. Al contrario, invece, avviene nell’emisfero australe, dove il solstizio d’estate si verifica a dicembre con il Sole allo zenit al tropico del Capricorno.
A livello scientifico il Solstizio di giugno corrisponde all’inizio dell’estate astronomica, che terminerà il 23 settembre 2023 con l’Equinozio d’autunno.
IL SOLE DI MEZZANOTTE
A nord del Circolo Polare Artico, in prossimità del Solstizio d’estate, il Sole non scende sotto l’orizzonte per un lungo periodo, durante cui non cala mai la notte. Si assiste ad un interminabile tramonto, con il Sole ben visibile al di sopra dell’orizzonte anche alla mezzanotte. La durata dipende dalla latitudine.
Il fenomeno delle cosiddette ‘notti bianche’ interessa Alaska, Canada, Groenlandia, Russia, Norvegia, Svezia e Finlandia.
IL MITO DI STONEHENGE
Il complesso monumentale di Stonehenge è il fulcro dei misteri legati al solstizio e all’equinozio: le pietre che lo compongono sono infatti allineate in corrispondenza dei punti in cui il sole sorge in quei particolari giorni, motivo per cui è stato ipotizzato che il sito fosse un antico osservatorio astronomico. Tuttavia, poco si sa riguardo la costruzione di Stonehenge: la tradizione più popolare la vede legata al culto dei druidi, che istituirono il sito come luogo di sacrifici. Ogni megalite che compone il complesso, ha un nome e una storia: la più curiosa è quella legata alla cosiddetta Pietra del Tallone (Heel Stone), anticamente conosciuta con i nomi di Pietra del Sole (Sun-Stone) e Tallone del Frate (Friar’s Heel).
Un racconto popolare spiega così l’origine del nome:
“Il diavolo comprò le pietre da una donna in Irlanda, le avvolse e le portò sulla piana di Salisbury. Una delle pietre cadde nel fiume Avon, le altre vennero portate sulla piana. Il diavolo allora gridò, ‘Nessuno scoprirà mai come queste pietre sono arrivate fin qui” ‘Un frate rispose, ‘Questo è ciò che credi!’, allora il diavolo lanciò una delle pietre contro il frate e lo colpì su un tallone. La pietra si incastrò nel terreno, ed è ancora lì.”
Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it